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Cultura

Dieta Mediterranea e Tumori, i benefici degli alimenti e le corrette associazioni

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Dieta mediterranea alleata contro i tumori.
Fa bene e conviene

Riportare al centro la dieta mediterranea per renderla valido alleato per la prevenzione dei tumori. Ne sono convinti medici, chef stellati e politici che hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione dello studio della dottoressa Flavia Correale, medico dietologo, endocrinologo e pediatra.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato il suo impatto positivo sulla salute, compresa la prevenzione dei tumori. “Secondo l’American Institute for Cancer Research, circa il 30% dei tumori può essere attribuito a abitudini alimentari poco salutari. – ha spiegato la dottoressa Correale – Le persone che seguono una dieta malsana, in particolare, presentano un rischio maggiore di sviluppare tumori che colpiscono gli organi dell’apparato digerente, come bocca, esofago, stomaco, colon-retto, fegato, cistifellea, vie biliari e pancreas. Migliorare la dieta può ridurre significativamente il rischio di queste malattie oncologiche, con stime che indicano che più del 70% dei casi potrebbero essere prevenuti attraverso un’alimentazione adeguata”.
Le ha fatto eco il dottor Carmine Coppola, direttore dell’UOC di medicina interna, Epatologia ed ecografia interventistica dell’Ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia: “Negli ultimi 20 anni sta emergendo il problema delle malattie di fegato su base metabolica caratterizzate dalla steatosi epatica (Il cosiddetto fegato grasso). Oltre il 40% della popolazione globale ne è affetta, e in popolazioni particolari come i soggetti diabetici od obesi la percentuale arriva al 90%. Una incidenza che interessa anche le fasce più povere, proprio a causa di una cattiva alimentazione basata sul consumo di cibi spazzatura perché meno costosi”. E le conseguenze della cattiva alimentazione si registrano non solo con l’aumento di patologie negli organi a diretto contatto con gli alimenti, ma anche sulla prostata, il seno, l’ovaio e il corpo dell’utero. Purtroppo “sono ancora in tanti nel nostro Paese a non avere accesso al cibo di qualità. – ha spiegato la deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda che con la sua Legge Antispreco ha portato una soluzione – “Attraverso la donazione di preziose eccedenze alimentari è possibile rispondere a bisogni sociali crescenti facendo leva sulla responsabilità sociale di impresa”.
“Un’alimentazione sana che aiuti a proteggersi dalle malattie – ha sottolineato Correale – richiede soprattutto di ridurre drasticamente l’apporto di grassi e proteine animali e di favorire l’assunzione di cibi ricchi di vitamine e fibre. Una dieta di tipo mediterraneo o comunque con una notevole quantità di vegetali rappresenta il modello di alimentazione ideale per la prevenzione dei tumori. Ed è tanto più efficace quanto più precoce è la sua adozione”.
Anche la preparazione degli alimenti può fare la differenza. Uno chef stellato come a gennaro Esposito del ristorante Torre del Saracino conosce l’arte di trasformare ingredienti sani, rendendo l’alimentazione corretta un’esperienza gustosa. La sua cucina è ispirata alla tradizione mediterranea “con preparazioni e ricette dove i protagonisti sono gli ingredienti che aiutano la prevenzione dei tumori della pelle. L’alimentazione – ha spiegato – può essere una medicina preventiva e contribuire al benessere psicofisico”.
Ma non solo. “La dieta mediterranea – ha spiegato Gadda, che è Vicepresidente della Commissione Agricoltura – è anche un grande volano in termini di turismo enogastronomico e per le esportazioni del nostro made in Italy”. Per il deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari Sociali è “un’‘arma di prevenzione di massa’ e la prevenzione è uno dei cardini del nuovo modello di assistenza sanitaria che vogliamo costruire. E’ anche il migliore investimento perché ogni euro che si impegna per una corretta informazione si traduce non solo in vita e salute ma anche in un risparmio successivo perché minori saranno le ospedalizzazioni le richieste di assistenza sociale”. Si stima infatti che con l’introduzione della dieta mediterranea si potrebbero risparmiare il 21% delle spese sanitarie, ridurre del 47 % le emissioni di CO2 relative alla dieta e del 25% il consumo d’acqua per scopi alimentari, per un risparmio di 740 Euro all’anno per persona.
Una dieta che fa bene e conviene.

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Salvo Ricci

Autore Salvo Ricci