MILANO (ITALPRESS) – «Dopo 40 anni di televisione rinascere è il più bel regalo che si possa ricevere. Grazie per l’accoglienza che abbiamo ricevuto e per la tenacia: già 6 anni fa si poteva compiere questo passaggio. E’ arrivato in un momento pieno di entusiasmo ed essere così ben accolti è quanto di più bello si possa desiderare». Fabio Fazio si presenta con queste parole alla presentazione stampa dei nuovi palinsesti di Warner Bros Discovery, il gruppo che l’ha accolto e che, da domenica 15 ottobre, manderà in onda sul canale NOVE la nuova stagione di ‘Che tempo che fà. «L’ingrediente fondamentale per chi fa televisione è quello di essere liberi, che non significa dire qualsiasi cosa passi nella testa che è un’arroganza che non ci si può permettere. Quando ci si rivolge a un pubblico vasto come quello televisivo uno deve avere contezza dei propri limiti, per il ruolo e per la stima verso il pubblico. Prima di parlare bisogna pensarci 100 volte e capire con quale diritto, patente, cultura o preparazione lo si sta facendo», ha aggiunto Fazio che riassume i distinguo nella «libertà di essere contemporanei, valore nel quale ci siamo ritrovati con Discovery».
Con Fabio Fazio a ‘Che tempo che fà ci sarà tutta la squadra del programma, a partire da Luciana Littizzetto, Filippa Lagerback e Nino Frassica. «Essere in una casa nuova è emozionante. L’idea di essere in un luogo che respira, che è pieno di idee, dove si sperimenta senza l’assillo degli ascolti mi piace un casino», gli ha fatto eco Luciana Littizzetto che non ha mancato di ironizzare. «Ci vogliono bene? Ci vogliono, più che altro…». Un assist che per Fabio Fazio è stato facile, usando una metafora calcistica, mandato in gol. «La tv non si fa contro qualcuno, figuriamoci contro l’editore. Ma si fa per il pubblico», ha sottolineato il conduttore che ha anticipato le novità della nuova stagione del talk che durerà 4 ore e mezza a puntata. Il via è fissato alle 19,30 con un’anteprima in cui Nino Frassica racconterà cosa succede prima di andare in onda. Alle 20 la parte informativa con, tra gli altri, Massimo Giannini e Michele Serra. «Si passerà poi all’attualità politica, noi abbiamo sempre invitato tutti e continueremo a farlo: siamo della scuola che in tv bisogna aggiungere. Poi avremo l’ospite che contraddistingue, quello che diventa copertina che cercheremo di volta in volta», anticipa Fazio citando anche Roberto Burioni e anticipando che al Tavolo siederanno nel cast fisso anche Ornella Vanoni («Abbiamo sentito l’esigenza della gioventù che ha la forza della spregiudicatezza, quella di dire cose inaspettate, fuori luogo», ha detto Fazio) e Ubaldo Pantani. Non c’è alcuna voglia di polemica da parte di Fabio Fazio. «Non mi lascio dietro nulla, ho tutto dentro. Dopo tanti anni di tv, non porti in scena solo una cosa, ma anche tutti gli anni precedenti. Come faccio a dire che è alle spalle tutta la mia vita: da me non sentirete mai una parola contro la Rai, non perchè è il piatto in cui ho mangiato, ma quello che ho cucinato».
E ancora: «Non ho mai detto: ci hanno cacciati. Non ho mai usato il termine “epurato”. Anzi ho detto in diretta che non mi piace ciò che è martirologio». E sui motivi della sua scelta, rimanda alla Rai. «Perchè non fate questa domanda alla Rai? Se il contratto scade a giugno e a marzo nessuno si è fatto sentire e non succede nulla… Io e Caschetto non siamo scappati di notte, vestiti da gatto e la volpe. Se nel frattempo arriva un’altra offerta…».
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