(AGI) – Dopo essersi conquistato il primo posto, in meno di tre mesi, neIla classifica dei libri più venduto Oltralpe, ‘Veiller sur elle’ (‘Vegliare su di lei’, edizioni Iconoclaste, 583 p.) di Jean-Baptiste Andrea (52 anni) vince il Premio Goncourt, il più prestigioso riconoscimento letterario francese.
Il nuovo romanzo di Andrea – conosciuto anche come regista e sceneggiatore – si snoda attorno una storia d’amore e di vendetta tra uno scultore geniale e un’ereditiera ribelle nell’Italia degli inizi del XX secolo. Due ‘eroi’ in conflitto, in un Italia travagliata dalla crisi, raccontati in modo struggente e con colpi di scena che inchiodano alle pagine, quasi 600, il lettore. Un romanzo “picaresco come non se ne scrivevano più dai tempi dei fratelli Dumas”, hanno sottolineato i critici, definendo l’opera un “formidabile affresco dell’Italia del tempo”.
Come da tradizione, i membri della giuria del Goncourt hanno annunciato il nome del vincitore il primo martedì del mese, dal salone al primo piano del ristorante Drouant di Parigi. Questo riconoscimento normalmente segna l’apice della carriera per uno scrittore e fa la fortuna del suo editore (in questo caso, la piccola casa editrice Iconoclaste) visto che, secondo le stime, il libro insignito vende in media almeno 400mila copie.
‘Veiller sur elle’ non è stato ancora tradotto in italiano ma Andrea, da oggi definitivamente consacrato come scrittore, è già stato pubblicato nel nostro Paese da Einaudi con due titoli, entrambi pluripremiati in Francia: “Mia regina”, romanzo d’esordio del 2018 e “L’uomo che suonava Beethoven” (2022).
Jean-Baptiste Andrea è riuscito infatti a imporsi sulla scena letteraria francese in tempi record e in modo quasi inaspettato. Alla notizia di esser in lizza per l’assegnazione del Goncourt a pochissimi anni dal suo romanzo d’esordio lo scrittore aveva affermato entusiasta, “questo significa che sono diventato uno scrittore, e per me è la ricompensa più grande di tutte”. Il suo trionfo segue quello di Brigitte Giraud, premiata l’anno scorso per ‘Vivre vite’.