TRIESTE (ITALPRESS) – “La storia del Friuli Venezia Giulia è legata all’internazionalizzazione: qui era fissato il confine tra due mondi diversi, tra sistemi sociali, economici, culturali profondamente in antitesi tra loro. Ma si è sempre cercato ugualmente il dialogo e, spesso, proprio le imprese hanno anticipato i rapporti istituzionali. Questa capacità di traguardare il futuro è confermata oggi dall’Accordo per l’internazionalizzazione del Sistema Nord Est, stipulato nel 2019. Una ‘ragionata intuizionè, come giustamente è stato definito, perchè ha permesso di creare un forte e ampio legame di partenariato con la Regione del Veneto e la Provincia autonoma di Trento e con tutti i soggetti aderenti, finalizzato al supporto alle imprese e al sistema economico nel suo complesso e fondato sul dialogo e sull’apertura in un’ottica win-win a tutta l’area balcanica, che è imprescindibile per la ridefinizione delle catene di valore”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive e turismo del Friuli Venezia Giulia Sergio Emidio Bini durante l’evento “La regionalizzazione delle catene europee del valore: il sistema nord est riferimento per i Balcani occidentali”, organizzato da Informest nell’ambito del progetto Sistema Nord Est per l’internazionalizzazione.
All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, il vicesindaco del Comune di Trieste Serena Tonel, e in video conferenza, l’assessore a Fondi Ue, Turismo, Agricoltura e Commercio estero della Regione Veneto Federico Caner.
“Oggi, infatti – ha continuato Bini -, il vantaggio competitivo sta nell’agilità e nella resilienza delle catene di approvvigionamento e conseguentemente molte imprese hanno adottato strategie di nearshoring. Una sfida che il Friuli Venezia Giulia e il sistema Nord Est sono pronti ad affrontare”.
Bini ha annunciato che sottoporrà all’attenzione della Giunta la volontà di rinnovare la convenzione che ha dato vita al progetto Sistema Nord Est per l’internazionalizzazione e ha evidenziato che “se in passato la globalizzazione ha dato benefici per quanto riguarda i conti economici delle imprese, la pandemia e il conflitto da Russia e Ucraina, hanno dimostrato la fragilità delle lunghe catene d’approvvigionamento”.
“Quel sistema – ha aggiunto – si è rotto ed ora è fondamentale accorciare le catene del valore, guardando per esempio all’area balcanica, ma puntando anche sull’attrazione di imprese sul nostro territorio; per fare ciò si può fare leva sui numerosi strumenti introdotti in Friuli Venezia Giulia per garantire un vantaggio competitivo come l’abbattimento a zero dell’Irap e la Zona logistica semplificata, per l’istituzione della quale è in corso un’interlocuzione con il Governo”.
– Foto Ufficio stampa Regione Friuli Venezia Giulia –
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