AGI – Finiscono le lezioni, le aule chiudono, ma non tutti possono permettersi di prendere i libri, le sudate carte e portarli al macero o in soffitta. Tra la fine delle lezioni e l’inizio dell’estate intercorre di solito un brevissimo tempo in cui si vive sospesi. C’è lo scoglio degli scrutini da superare.
Sono quei giorni in cui i professori si riuniscono, studiano formule astruse per trasformare un 4 in 6, un 6 in 4, fare la media ponderata o assoluta e decidere che per qualcuno in affanno durante l’anno scolastico l’estate non passerà come una vacanza piena. Ma tanto, a metà giugno, lo scoglio di un esame a settembre, può sembrare lontanissimo. Il ferragosto può passare comunque indenne.
Quella stagione, in cui i debiti scolastici si chiamavano insufficienze e si veniva rimandati a settembre, però è archiviata. Così come il ferragosto in spiaggia, con la musica a palla, le notti di movida assumono le sembianze di un miraggio.
Settembre non sarà più l’incubo di ragazzi e di famiglie alle prese con i corsi di recupero. I tempi si accorciano e le vacanze si riducono. Gli esami per recuperare una o più materie dovranno tenersi tra il 16 e il 31 agosto. Lo stabilisce una circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
La circolare riporta la data del 13 giugno 2023 e chiarisce che nel contesto del “Piano di semplificazione per la scuola”, per gli studenti “con giudizio sospeso” le nuove date per la comunicazione degli esiti sono tra il 16 e il 31 agosto.
Una doccia fredda che manda in frantumi i piani di tante famiglie. Dalla mezzanotte del ferragosto, ogni giorno è utile per fissare gli esami di riparazione e verificare che le materie e i debiti siano stati recuperati.