SPA-FRANCORCHAMPS (BELGIO) (ITALPRESS) – “E’ stata una giornata interessante e utile per il comportamento delle due tipologie di gomme da bagnato mentre non è stato possibile raccogliere alcuna indicazione sulle gomme da asciutto in ottica gara, visto che le slick sono state usate solamente in qualifica”. Con queste parole Simone Berra, Chief engineer Pirelli, commenta il venerdì di Spa-Francorchamps. E’ stato ancora una volta Max Verstappen (che ha ricevuto il Pirelli Pole Position Award dal direttore Motorsport di Pirelli, Mario Isola) il pilota più veloce in qualifica nella stagione 2023 ma il campione olandese non partirà dalla pole position in quanto dovrà scontare una penalità per aver utilizzato il quinto cambio (massimo quattro unità consentite) sulla sua monoposto. A partire dalla prima posizione sulla griglia di partenza sarà quindi Charles Leclerc, nonostante il suo tempo in Q3 (1.46.988) sia di 820 millesimi più lento rispetto a quello di Verstappen. La prima fila domenica sarà completata da Sergio Perez, oggi terzo in 1.47.045. La giornata è stata caratterizzata dalle condizioni meteorologiche, con la pioggia protagonista fino a poco prima dell’inizio delle qualifiche. Nell’unica sessione di prove libere del fine settimana si è girato solamente con gomme da bagnato e con le intermedie, protagoniste assolute anche in Q1.
Anche all’inizio di Q2 i piloti hanno iniziato a cercare il tempo con le intermedie ma l’asfalto si è asciugato rapidamente su gran parte del tracciato, invogliando i piloti a passare alle Soft, poi usate fino alla fine di Q3. “La gomma più impiegata è stata la intermedia, che ha dimostrato di comportarsi bene sia con molta acqua in pista, come nelle prove libere e in Q1, sia con l’asfalto che andava velocemente asciugandosi, come in Q2 – spiega Berra -. E’ stato anche possibile valutare con sufficiente precisione il tempo di passaggio dalle intermedie alle slick (attorno al 110%) mentre per quello fra le gomme da bagnato estremo e le intermedie è molto più difficile fare lo stesso esercizio, visto che sono state utilizzate nella prima fase delle prove libere quando squadre e piloti dovevano comprendere le condizioni della pista. Per quello che si è visto, possiamo dire che le Extreme Wet – che, ricordiamo, dal Gran Premio di Monaco di quest’anno non vengono preriscaldate – hanno risposto bene in termini di warm-up anche con temperature relativamente basse (attorno ai 20 °C sia l’aria che l’asfalto). Anche le Soft hanno offerto subito una buona aderenza in qualifica nonostante ovviamente la pista non fosse in condizioni ottimali”.
“Domani le previsioni meteorologiche non sono certo incoraggianti per quanto riguarda la pioggia, il che potrà avere un impatto importante sul sabato nel formato Sprint mentre per domenica c’è più speranza di avere condizioni migliori: comunque vada, si preannunciano due giorni dove potremo vedere sorprese e spettacolo”, ha concluso Simone Berra, Chief engineer Pirelli.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
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