AGI – “Il Camorrista – La serie” di Giuseppe Tornatore, girata nel 1985 contestualmente all’omonimo film d’esordio del regista premio Oscar, e mai andata in onda, sarà presentata nella nuova rielaborazione, prodotta da Titanus Production e RTI – Mediaset, in anteprima giovedì 26 ottobre alla diciottesima edizione della Festa del Cinema.
Il giorno successivo, il cineasta sarà ospite della Festa del Cinema per un incontro con il pubblico. La serie in cinque puntate è stata girata nel 1985, contestualmente alla realizzazione dell’omonimo film prodotto da Titanus Produzione e ReteItalia e uscito nelle sale nel 1986.
Il restauro è stato curato dallo stesso Tornatore: il pubblico potrà assistere alla prima e alla quarta puntata alle ore 19 nella Sala Sinopoli. “Curioso destino quello del mio primo film, Il camorrista. Pur di farlo – racconta Tornatore – il produttore Goffredo Lombardo della Titanus mi propose di realizzarne anche una versione a puntate per la televisione”. Una scelta che lo stesso Tornatore non esita a definire un “azzardo in anticipo sui tempi”.
“Eravamo nel 1985, la febbre della serialità era ancora lontana – ricorda il segista – ma grazie alla lungimiranza di Lombardo disponemmo del budget utile alla realizzazione del progetto. Girai dunque contemporaneamente sia il film destinato allo sfruttamento cinematografico tradizionale che le cinque puntate di un’ora ciascuna per la televisione”.
Tornatore ricorda anche che il film con Ben Gazzara nel ruolo del Professore ‘e Vesuviana, ispirato alla figura di Raffaele Cutolo, non ebbe vita facile. “A causa dei temi scottanti che trattava sparì dalla circolazione poche settimane dopo l’uscita nelle sale. Scoraggiati, i distributori non mandarono mai in onda la serie televisiva, e i cinque episodi andarono smarriti nei magazzini dei materiali in 35mm. Oggi, dopo circa quarant’anni, grazie alla ripresa produttiva del glorioso marchio Titanus, quelle cinque ore sono riemerse dall’ombra e Guido Lombardo, insieme ai nuovi dirigenti, mi ha chiesto di restaurarle e rieditarle”.
Il regista premio oscar spiega anche l’opera di restauro del progetto originario. “Ho aderito volentieri all’impresa, che ha comportato una nuova scansione in 4k dei supporti originari, un’innovativa color correction, un prodigioso rifacimento del suono mono riconvertito in 5.1, e il resize in formato 16:9 dall’originale 1:33. Il montaggio è rimasto intatto ma con lievi alleggerimenti per ridurre la durata di ciascuna puntata a circa cinquantacinque minuti. Tornare a rimettere le mani in un progetto realizzato quando ero poco più che ragazzo è stata una vera emozione, perché vi ho ritrovato tutto l’impegno e l’entusiasmo che mi avevano avvicinato al mestiere del cinema”.