AGI – “Ad oggi sappiamo che ha ricevuto un avviso di garanzia il 12 ottobre su ordine della procura di Repubblica di Torino. Contestualmente gli hanno sequestrato il telefono, atto investigativo comune nell’ambito di un procedimento che lo vede indagato per violazione dell’articolo 4, legge 401 del 1989, perchè parliamo di un reato minore che prevede una sanzione con l’ammenda, anche oblabile”. Così l’avvocato Gianluca Tognozzi, legale di Nicolò Zaniolo, esterno d’attacco della Nazionale e dell’Aston Villa, coinvolto nell’inchiesta sulle scommesse.
“Giustizia sportiva? Non gli e’ stato notificato nulla, non è intervenuta in nessun modo la procura federale, questa può intervenire solo se dovessero emergere scommesse su partite che ad oggi non sono contestate in nessun modo – ha detto Tognozzi ai microfoni di Radio Sportiva -. Lo stesso Zaniolo lo ha escluso categoricamente. La procura federale non si è mai fatta sentire, non ha notificato nulla perchè non è sua competenza a meno che non ci sia ipotesi di scommesse sulle partite, cosa che escludiamo categoricamente”.
L’avvocato del classe 1999 si è anche soffermato sulle prossime tappe: “Se il pm decidesse di sentire Zaniolo, andremo a chiarire la nostra posizione. Se invece non ci fossero avvisi, valuteremo se leggere gli atti e capire la genesi di questa indagine”. Il primo a parlare di questa vicenda è stato Fabrizio Corona: “La fuga di notizie è una cosa in cui in ambito forense siamo abituati, preferisco non commentare ulteriormente”.
Tognozzi ha concluso: “Non abbiamo avuto comunicazioni dall’Aston Villa, Zaniolo l’ho sentito abbastanza tranquillo e sereno rispetto al tipo di contestazione. Ovviamente è molto dispiaciuto per aver lasciato la Nazionale ma è pronto a tornare a pensare solo al calcio”.