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In Lombardia è in crescita il settore dell’edilizia, giro d’affari +7,9%

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MILANO (ITALPRESS) – Il settore dell’edilizia continua a crescere, contribuendo all’andamento positivo anche dell’occupazione con una variazione degli addetti tra inizio e fine trimestre 2023 pari al 1,5%. E’ la fotografia del secondo trimestre dell’anno del comparto lombardo con un volume d’affari su base annua del 7,9% (era 10,1% nel primo trimestre). Buone anche le prospettive per i prossimi tre mesi: gli imprenditori si aspettano risultati ancora positivi grazie ai numerosi cantieri in corso.
“L’edilizia si conferma – ha affermato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi – comparto fondamentale dell’economia lombarda. I numeri sono estremamente positivi, pur in una situazione generale contraddistinta da insidie e da una contingenza negativa. Parliamo di un settore, inoltre, in grado di creare nuove opportunità di lavoro, un dato significativo che migliora ulteriormente il numero già importante di occupati stabili in Lombardia”. “Come Regione Lombardia – ha proseguito Guidesi – continueremo a sostenere concretamente il comparto con strumenti di supporto alla filiera, a progetti di economia circolare, all’efficientamento energetico e alla liquidità”.
Tra le ulteriori note positive c’è l’aspetto della domanda pubblica. Ottimismo si riscontra infatti nel comparto delle commesse della pubblica amministrazione, in particolare per le infrastrutture ( 4%), che dovrebbero beneficiare degli effetti del PNRR.
Pur in una situazione positiva, c’è tuttavia cautela per il futuro, in particolare per la domanda proveniente dal mercato privato, dove i saldi registrano valori negativi sia per le ristrutturazioni (-8%) che per i settori residenziale (-6%) e non residenziale (-4%). Rimane il rischio che l’esaurimento della spinta fornita dagli incentivi fiscali e il calo del mercato immobiliare, a seguito della crescita dei tassi di interesse, mettano il settore in difficoltà nel 2024.
Nonostante il quadro positivo, sussistono difficoltà nel reperimento della manodopera, principale problema indicato dalle imprese in questo trimestre, citato da un terzo del campione (34%). Percentuali inferiori invece per il costo dei materiali (25%), la burocrazia eccessiva (9%) e l’accesso al credito (6%).
“L’edilizia continua a sostenere l’economia lombarda – ha commentato Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia – in una situazione congiunturale non facile con il PIL e la produzione industriale che segnano il passo. Il settore si conferma strategico nel garantire la tenuta del mercato del lavoro: le imprese edili esprimono infatti un forte fabbisogno occupazionale e faticano a soddisfarlo. Ridurre questo divario tra domanda e offerta di lavoro è uno degli obiettivi futuri”.
“I dati – ha commentato Tiziano Pavoni, presidente di ANCE Lombardia – confermano il forte segnale di difficoltà da parte delle imprese edili di reperimento della manodopera, oltre alla problematica del costo dei materiali insieme alla formazione di giovani e di nuove figure. Proprio la formazione sarà tema centrale sia per provvedere al ricambio generazionale, sia per mantenere le imprese competitive all’interno di un mercato dinamico e innovativo”. “Il mercato – ha spiegato – si sta riconfigurando alla luce del venir meno dei bonus e dell’aumento dei tassi di interesse: i prossimi mesi saranno fondamentali per capire se il settore continuerà a essere un traino per l’economia o se, invece, ci saranno significativi impatti sulla situazione economica regionale e nazionale”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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