ALGHERO (ITALPRESS) – Ott Tanak ottiene il primo successo stagionale al Rally di Sardegna battendo Sebastian Ogier sul filo di lana, ovvero nella power stage e per soli due decimi di secondo, completando una rimonta durata tutta la mattina di domenica che si era aperta con un distacco dell’estone dal francese di 17.1 secondi. A completare il podio di una gara profondamente cambiata rispetto alla tradizione a causa del format più compatto – sperimentato per la prima volta proprio in Sardegna – è stata la Hyundai di Dani Sordo. Thierry Neuville si è aggiudicato, invece, i preziosi punti del Super Sunday e della Power Stage dopo essere rimasto tagliato fuori dal podio a causa dell’uscita di strada nella SS 8.
Oltre a riportare Tanak alla vittoria, la tappa italiana ha anche consacrato definitivamente la nuova generazione di gomme da sterrato Pirelli Scorpion che, dopo l’esordio in Portogallo a metà maggio, hanno vinto sulle strade dell’isola la sfida probabilmente più dura dell’intera stagione.
La strategia gomme adottata dai team è stata fortemente condizionata dalle caratteristiche delle strade e dalla novità costituita dai secondi passaggi da effettuare senza servizio e cambio gomme. Al venerdì, la giornata più sfidante per le gomme a causa dell’abrasività dei fondi stradali, le Scorpion Hard (le prime in questa gara) sono state l’unica gomma portata in prova da tutte le vetture. A differire è stato solo il numero delle scorte con Sordo, Neuville, Evans e Ogier che hanno preferito rischiare portandone solo una. Al sabato mattina le superfici più miste delle quattro prove in programma hanno suggerito agli equipaggi una strategia con 4 Scorpion Soft e 2 Hard, ad eccezione di Adrien Fourmaux, che ha scelto un 3-3, e Ogier che ha optato per 2 prime e 3 option. Al pomeriggio solo Hyundai ha preferito una soluzione con 4 prime e 2 option, mentre la maggioranza dei piloti ha scelto 3 hard e 3 soft, compreso Ogier che proprio nella seconda parte della giornata ha preso il largo sugli inseguitori. Tutti su 5 gomme a mescola morbida (solo Sordo ha optato per 1 hard da inserire nella cinquina) la domenica mattina, che ha presentato fondi più morbidi ed uniformi.
Nel WRC2 ha dominato il finlandese Sam Pajari su Toyota Yaris, mentre nel JWRC si è imposto il 24enne spagnolo Diego Dominguez.
“Il Rally di Sardegna ha confermato che lo sviluppo delle gomme da sterrato che abbiamo fatto negli ultimi mesi ha colto i risultati che ci aspettavamo. Siamo molto soddisfatti per la robustezza e resistenza che hanno assicurato in prove durissime, anche quando già usurate dai primi passaggi, e per i complimenti espressi dai piloti. In particolare, le nuove gomme hard hanno dato, al venerdì, la prova definitiva di essere molto resistenti all’usura, mentre sabato e domenica,le nuove soft hanno confermato di essere resistenti alle forature. Il nuovo format di gara più breve si è mostrato sfidante per tutti, ma nel complesso direi che l’esperimento realizzato da Aci su richiesta del Promoter e della Federazione è stato un successo ed è stato apprezzato dal pubblico. Oltre che a Ott, i miei complimenti a Sam che ha dominato il WRC2 e a Diego per il successo nello Junior, due giovani all’altezza delle due scuole rallistiche che rappresentano. Peccato per Seb il quale partendo per ultimo nella power stage ha dovuto affrontare una strada molto scavata e condizioni pessime, che hanno portato al danneggiamento del cerchio e alla conseguente perdita di secondi preziosi” ha sottolineato Terenzio Testoni, Pirelli Activity Manager.
Da segnalare l’ottima prova all’esordio nel mondiale Roberto Daprà, supportato da Aci Team Italia e da Pirelli, che ha chiuso nono nel WRC2.
– Foto: ufficio stampa Pirelli
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