AGI – I carabinieri sono tornati stamani all’hotel Astor e sono in corso nuove perlustrazioni nella struttura dove sabato scorso è scomparsa la piccola Kata.
Nove giorni senza Kata
Il 10 giungno, alle 20.30, Katherine Alvarez ha presentato ai carabinieri di Santa Maria Novella una denuncia per la scomparsa di sua figlia: rientrando all’ex hotel Astor, la struttura occupata alla periferia nord di Firenze, non ha più trovato la bambina di 5 anni.
È ufficialmente incastonata in quella data l’inizio del giallo della scomparsa della piccola. Nove giorni di ricerche senza esito e diverse piste che al momento restano solo ipotesi investigative. Culminate nello sgombero dell’immobile e in nuove perquisizioni dei carabinieri del Gis. Una struttura con oltre cinquanta occupanti di diverse etnie, diciassette famiglie, 19 minori di cui si è preso carico ora il Comune di Firenze.
Il cellulare in cassonetto
Ieri nel corso del sopralluogo è stato rinvenuto all’interno di un cassonetto, un telefono cellulare “che sarà oggetto di approfondimenti investigativi”. All’ispezione era presente anche personale Sis, la scientifica.
I carabinieri hanno acquisito inoltre, le immagini di una ulteriore telecamera privata che inquadra il cortile sul retro dell’hotel Astor dove potrebbe essere stata portata Kata, per poi essere fatta uscire dalla struttura. L’ipotesi di una seconda via di fuga è presa in considerazione dagli inquirenti in quanto non ci sono immagini che inquadrano la bambina in uscita, dopo il suo rientro dentro l’albergo alle 15.01 di quel giorno.