PALERMO (ITALPRESS) – L’economia siciliana si appresta a chiudere il 2023 con una crescita che conferma la resilienza agli effetti negativi provocati dalla crisi pandemica, dal caro energia e dalla crescita dei tassi d’interesse. Secondo i dati dell’ufficio studi della Cgia di Mestre – come riporta il Giornale di Sicilia – rispetto al 2019 l’Isola non solo recupera il gap accumulato durante l’era Covid, ma si porta in vantaggio segnando un rialzo del Pil pari al 1,8%, con un ritmo di produttività che a livello Ue doppia quello tedesco, nel’ultimo triennio inchiodato sul 0,7%. Rispetto al 2022, inoltre, la Sicilia si avvia a chiudere il 2023 con un 0,6%. Ma non sono tutte rose e fiori: infatti, come per il resto d’Italia, “anche per l’Isola non avrebbe senso lasciarsi andare a trionfalismi”, sottolinea al giornale il responsabile dell’ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo, perchè “i problemi che da decenni frenano l’economia rimangono tutti.
Ma la Sicilia, come il resto del Paese, può affermare con orgoglio di non essere più l’ultima ruota del carro eurpeo”, aggiunge. La ripresa è stata trainata soprattutto dall’export, dai consumi delle famiglie e dal turismo. Settore, quest’ultimo, che “continua a segnare buone performance anche in questi giorni per il ponte dell’Immacolata”, sottolinea al Giornale di Sicilia Vittorio Messina, presidente nazionale di Assoturismo e di Confesercenti regionale. “La filiera nostrana, oltre che sulla vocazione balneare, punta sempre più sul turismo culturale e le città d’arte. Non a casa, a Palermo e Siracusa, siamo arrivati a picchi dell’80% di camere occupate, con un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Ma si può fare di più”, conclude Messina. “Seppur in un momento congiunturale difficile a livello internazionale, i nostri sforzi vengono ugualmente premiati. Ciò ci induce a proseguire nella nostra quotidiana azione politica che, senza proclami o urla, guarda ai settori produttivi con incentivi in tutti i settori. Continueremo così senza mai fermarci un attimo, purtroppo senza alcun contributo costruttivo delle opposizioni che sino a oggi si sono distinte per sconnesse affermazioni negative di principio e mai costruttive”, commenta il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, raggiunto telefonicamente dall’Agenzia Italpress.
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