VENEZIA (ITALPRESS) – Far scoprire a genitori e docenti come vengono preparati i pasti per le mense scolastiche del Comune. Questo l’obiettivo di “Aperimensa” l’incontro organizzato ieri sera al Centro Cottura San Giovanni Bosco, al Lido di Venezia, dove sono stati illustrati i flussi organizzativi e produttivi che permettono di gestire quotidianamente un servizio articolato, erogato presso 10 scuole dell’isola, per un totale giornaliero che raggiunge i 700 pasti. All’incontro, organizzato in collaborazione con Ames Spa, hanno preso parte in rappresentanza dell’Amministrazione comunale gli assessori alle Politiche educative Laura Besio e alle Società partecipate, Michele Zuin. Con loro il presidente della Municipalità di Lido-Pellestrina, Emilio Guberti e alcuni consiglieri. Ad illustrare le attività di Ames è stato il coordinatore operativo Silvia Spignesi.
“Se penso che la domanda più frequente che facciamo ai nostri figli oltre a ‘come è andata a scuola?’ è ‘cosa hai mangiato?’ allora l’idea di aprire le porte delle cucine ai genitori può essere virtuosa. Perché quando si conosce si comprende” ha spiegato l’assessoreBesio. “Ed è proprio trasparenza e consapevolezza che desideriamo nella valutazione della mensa scolastica, dove il pasto è a tutti gli effetti un momento educativo e frutto di un serio lavoro di Usl, Comune e ristorazione che guarda al benessere e alla crescita dei ragazzi” ha concluso Besio. “Un’opportunità di trasparenza per Ames che gestisce le mense delle nostre scuole – ha aggiunto l’assessore Zuin – Ma anche l’occasione per i genitori di sapere cosa mangiano i loro ragazzi e tutto il lavoro che viene fatto per la fornitura delle mense”.
La società, è stato spiegato nel corso dell’incontro, è presente dal 2020 nel territorio della Città di Venezia con il servizio di refezione scolastica a cura di Ames Spa, dedicato a circa 10.000 bambini e ragazzi: viene erogato tramite la produzione dei pasti nei centri cottura comunali (situati a San Girolamo, Sant’Elena, Pellestrina, Lido, Campalto e Asseggiano) e nel centro cottura di proprietà della società a Quarto d’Altino.
foto: ufficio stampa comune di Venezia
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