AGI – Davide Fontana, condannato a 30 anni di carcere per aver ucciso la 26enne Carol Maltesi, è stato aggredito nei giorni scorsi nel carcere di Busto Arsizio da un detenuto che lo ha ferito con una penna colpendolo di notte alla testa. È stato poi trasferito nel carcere di Pavia ma il passaggio a un altro istituto di pena, spiega all’AGI il suo legale Stefano Paloschi, “non è collegato a questo episodio”.
“Fontana è da sempre preso di mira in carcere per il tipo di reato per il quale è stato condannato – aggiunge il difensore -. Sono le logiche del carcere mentre è bene sottolineare che con l’aggressione non c’entrano nulla le motivazioni della sentenza di condanna pronunciata dalla Corte d’Assise di Busto Arsizio e oggetto di polemiche su alcuni media”.
Quanto al trasferimento a Pavia, precisa: “Ne avevo già parlato tempo fa col pm e sapevamo che, terminato il dibattimento, sarebbe avvenuto. A Busto Fontana ha ricevuto diverse minacce e quando si muoveva lui, anche solo per andare in bagno, si evitava che venisse a contatto con gli altri reclusi per evitare problemi”.
Le critiche alla sentenza erano arrivate per la parte delle motivazioni in cui Maltesi veniva definita “disinibita”. Il presidente della Corte Giuseppe Fazio aveva detto in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ “di non aver “mancato di rispetto a nessuno” e che “sarebbe stato lo stesso se la ragazza avesse fatto la suora e non l’attrice”.