AGI – Stadio Olimpico ancora tabù per la Lazio che non riesce a vincere in casa in questo avvio di campionato. I biancocelesti hanno pareggiato 1-1 con il Monza. Non è bastato il rigore realizzato da Ciro Immobile al 12′ per sbloccare psicologicamente i padroni di casa. Hanno invece giocato con più scioltezza e maggior piglio i brianzoli che dopo aver pareggiato al 36′ con l’ex interista Gagliardini hanno confezionato diverse azioni da gol sciupate per un soffio.
La partita è viva fin dalle prime fasi ma esplode al minuto numero 11 quando Zaccagni accelera sulla sinistra ed entra in area, Ciurria lo tampona e Abisso non può fare altro che indicare il dischetto. Dagli 11 metri si presenta Immobile che, nel giorno delle sue 300 presenze, segna la rete che vale il vantaggio. Il Monza, però, non si disunisce, continua a macinare gioco e rischia di pareggiare prima con Colombo, poi con un colpo di testa di Ciurria.
Il pari, meritato, arriva però al minuto 35 con Gagliardini, lesto a ribadire in rete la palla che vale l’1-1 con il quale si va al riposo. La ripresa segue la falsariga del primo tempo: in apertura Zaccagni ci prova a giro, ma la palla è fuori. Risponde Gagliardini poco dopo, destro dal limite con la stessa sorte. L’occasione migliore capita, però, a Immobile con un’azione che ricorda quella contro l’Atletico con l’errore della difesa, la palla intercettata da Cataldi che gira subito sull’attaccante.
Il numero 17 stoppa e calcia, strozzando la conclusione e trovando il palo che gli tappa l’urlo in gola. Il Monza insiste, Colpani testa i riflessi di Provedel con l’estremo difensore che risponde presente respingendo di pugno, poi è ancora il portiere a salvare il risultato sul tiro di Kyriakopoulos. I brianzoli troverebbero anche il gol, ma Vignato sul cross è in fuorigioco. Nessuna delle due vuole accontentarsi del pari, ma nel finale i ritmi calano con il match che finisce con un pareggio che serve più al Monza che alla Lazio, ancora a caccia della prima gioia stagionale all’Olimpico e costretta a lasciare il campo tra i fischi del suo pubblico.