AGI – La Francia ha deciso che la “gigantesca” cerimonia di apertura delle Olimpiadi del 2024 si farà lungo il fiume Senna. Parigi è determinata a fare del suo iconico fiume una star alimentando la ‘vertiginosa attesa’ per l’evento e aumentando, di pari passo, le preoccupazioni di quei funzionari che si dovranno occupare delle sfide logistiche.
Da quando il presidente francese Emmanuel Macron ha ordinato agli organizzatori di creare l’inizio più memorabile della storia delle Olimpiadi, gli organizzatori stanno facendo gli straordinari per realizzarlo. Ma non senza difficoltà.
I rappresentanti del governo, della polizia, del comitato organizzatore nazionale e del comune di Parigi sanno che molte cose possono andare storte prima dell’inizio dei giochi, fissato per le 20.24 del 26 luglio 2024. In quel frangente 10.000 atleti su circa 100 imbarcazioni galleggeranno lungo il fiume, segnando l’inizio del più grande evento in Francia da decenni.
L’itinerario di sei chilometri, tra i ponti Austerlitz e Iena, porterà gli atleti, e quindi anche i telespettatori di tutto il mondo, a passare davanti ad alcuni dei luoghi più famosi della capitale francese: Notre-Dame, il Louvre, il Museo d’Orsay, il Grand Palais e, naturalmente, la Torre Eiffel. Tutto da un punto di osservazione privilegiato, il fiume stesso.
“Il potenziale di questo progetto è semplicemente pazzesco”, ha commentato Tony Estanguet, capo del comitato organizzatore di Parigi 2024, dopo una prima prova realizzata in queste settimane. Una folla stimata di 500.000 persone assisterà lungo le rive del fiume, insieme a innumerevoli celebrità e leader mondiali.
La sfida della sicurezza, però, è già sufficiente a far passare notti insonni agli stessi organizzatori tanto che si sono moltiplicate le voci di chi, ossessionato dal fallimento, ha cercato di far cambiare idea a Macron. Invano, ovviamente. Il presidente francese vuole regalare un inizio delle Olimpiadi “indimenticabile”, superando persino Londra, dove la spettacolare e originale cerimonia di apertura del 2012, diretta dal regista di “Trainspotting” Danny Boyle, ha entusiasmato gli spettatori.
“La gente si ricorderà di questa cerimonia”, ha dichiarato Marc Guillaume, prefetto della regione di Parigi. “Tutto il mondo guarderà le barche che galleggiano e si muovono sulla Senna”, ha aggiunto. “A differenza di uno stadio simile a un bunker, potremo mostrare Parigi nella sua interezza, la sua storia, il suo patrimonio, tutto ciò che ci rende orgogliosi”.
Anche se la Senna farà la sua comparsa durante la cerimonia di apertura, continuerà a svolgere un ruolo di primo piano per il resto delle Olimpiadi. Nel giro di pochi giorni, il fiume diventerà il luogo in cui si svolgeranno le gare di triathlon, che prevedono il nuoto, il ciclismo e la corsa, e la gara di nuoto in acque libere – nonostante il fatto che la balneazione nella Senna sia stata vietata nell’ultimo secolo a causa dei livelli di inquinamento ritenuti pericolosi per la salute umana.
Dal 2016, però, il governo centrale e le autorità locali hanno avviato un’importante opera di bonifica, per un costo che finora è stato di 1,4 miliardi di euro (1,56 miliardi di dollari). Molti bagnanti hanno già sfidato il divieto negli ultimi anni senza riscontrare alcun problema di salute. Il frenetico lavoro di pulizia, che comprende anche le stazioni di filtraggio, dovrebbe garantire che i nuotatori olimpici non si ammalino dopo essersi tuffati.
L’obiettivo principale è impedire che, in caso di pioggia, una quantità eccessiva di rifiuti venga riversata nel fiume, causando un picco di inquinamento. Ma i funzionari ammettono di non poter escludere il rischio che le fogne tracimino in caso di temporale, il che rappresenterebbe uno scenario pericoloso per i concorrenti in acqua.
“Se si verificasse una forte pioggia prima delle gare, queste dovrebbero essere rinviate”, ha dichiarato il prefetto della regione di Parigi Marc Guillaume. Il calendario delle Olimpiadi prevede due o tre giorni di flessibilità in questo caso, ha dichiarato Pierre Rabadan, vicesindaco di Parigi, aggiungendo però: “Se ci sarà una settimana di piogge torrenziali, saremo nei guai”.