AGI – Con una grande impresa, l’Italbasket batte 78-76 i giganti della Serbia nella prima delle due gare della seconda fase a gironi dei mondiali 2023, lasciando aperta ogni porta per la qualificazione ai quarti di finale. A Manila, nelle Filippine, gli azzurri combattono e giocano testa a testa nel primo tempo contro gli uomini di Pesic, recuperano 16 punti di svantaggio nel corso del terzo quarto e affondano i colpi finali nell’ultimo periodo centrando un successo da applausi a scena aperta. Monumentale Simone Fontecchio con 30 punti realizzati, frutto di un 11 su 15 dal campo, ma straordinario tutto il gruppo guidato da coach Gianmarco Pozzecco che non ha mollato un centimetro anche quando tutto sembrava perso.
L’avvio degli azzurri è da applausi a scena aperta: aggressività, concentrazione e fluidità offensiva permettono a Spissu e compagni di contenere gli attacchi serbi e trovare canestri importanti sul fronte opposto che danno subito grande fiducia. Il playmaker sardo è assolutamente scatenato e in un batter d’occhio raggiunge la doppia cifra personale, piazzando tre triple su altrettanti tentativi compreso un fantastico gioco da 4 punti.
La squadra di Pozzecco riesce così a crearsi un piccolo vantaggio di 10 lunghezze, ma con un parziale di 9-3 sul finire del primo quarto la Serbia si riporta subito a contatto sul -4. Nel secondo periodo i balcanici trovano maggior efficacia e sicurezza in attacco, soprattutto nel tiro dall’arco, riuscendo anche a portarsi avanti nel punteggio. L’Italia pero’ non si lascia intimorire e con un paio di giri in lunetta e una tripla di Fontecchio piazza il contro sorpasso, prima che una bomba sulla sirena di Bogdanovic regali il 2 alla Serbia all’intervallo.
Al rientro dagli spogliatoi la ferita azzurra si trasforma in un’emorragia: troppi errori, troppe palle perse e gli uomini di Pesic iniziano a prendere il largo, arrivando fino al 16. Dall’altra parte pero’ c’è un Fontecchio che non ne vuole sapere di mollare, stringe per mano i suoi e con un parziale tutto suo di 7-0 ricuce un pochino il gap. Poi sale in cattedra anche capitan Datome, che si alza dalla panchina e, con un’ulteriore parziale personale di 10-0 a cavallo di terzo e quarto periodo, riporta incredibilmente l’Italia sul -1.
Gli ultimi dieci minuti di gara sono un vortice continuo di emozioni, gli uomini di Pozzecco continuano a giocare sulle ali dell’entusiasmo e rimettono il naso avanti grazie a un ulteriore 10-3 di parziale in poco più di metà quarto. La Serbia perde certezze offensive sbagliando diverse soluzioni, mentre nell’altra metà campo Fontecchio ha gli occhi iniettati di sangue e i compagni lo cercano in continuazione, con il numero 13 azzurro che ripaga la fiducia trasformando praticamente ogni palla in punti pesantissimi, che tengono seppur di poco a distanza gli avversari. All’ultimo secondo non serve a nulla il disperato tentativo di Jovic dalla distanza: trionfano gli azzurri 78-76.