ROMA (ITALPRESS) – Le parole sono importanti, se usate con intelligenza raccontano più di quello che dicono. E così, scardinando i luoghi comuni e svuotando i (pre)concetti, si può ben dire che dilettante è chi fa ciò che ama. Sono queste le premesse che hanno motivato la creazione di un evento senza precedenti, “Quarto Tempo”, voluto fortemente dalla Lega Nazionale Dilettanti per innovare il calcio di base. Quella base che regge tutto il sistema calcistico italiano. Da oggi e p fino al 19 maggio, a Lanciano Fiera (ingresso gratuito), il polo fieristico dell’Abruzzo, dirigenti federali, società, tesserati, sportivi e partner commerciali si ritrovano tutti insieme per fare sistema con “Quarto Tempo”, laboratorio di idee con workshop e tavole rotonde organizzati dalla Lega Nazionale Dilettanti.
L’inaugurazione della manifestazione e i primi workshop hanno dimostrato che tutte le componenti del calcio hanno voglia di confrontarsi per affrontare le sfide del futuro di uno sport in continuo cambiamento. Il padrone di casa, il numero uno della Lnd, Giancarlo Abete, da sempre sostenitore della pluralità di visioni, ha accolto con soddisfazione la presenza di quegli esponenti del calcio italiano sensibili alle sollecitazioni della base. Il ministro dello Sport Andrea Abodi, i presidenti di Figc, Gabriele Gravina, Lega Pro, Matteo Marani, Aia, Carlo Pacifici, Aic, Umberto Calcagno, e il vice presidente dell’Aiac Pierluigi Vossi. In prima fila tutti i presidenti dei comitati regionali della Lega Nazionale Dilettanti, in primis Ezio Memmo del Cr Abruzzo deus ex machina dell’evento, il Consiglio Direttivo Lnd, i consiglieri federali, il presidente del Settore Giovanile e Scolastico Vito Tisci, la presidente della Divisione Serie A Femminile e della B Federica Cappelletti e Laura Tinari. Il presidente Giancarlo Abete ha aperto la serie d’interventi: “Ringrazio gli organizzatori, in particolare il presidente del Cr Abruzzo, Ezio Memmo, e tutte le istituzioni presenti. Per la Lnd questo è un momento importante di confronto tra tutti gli stakeholder della grande famiglia del calcio dilettantistico che può fregiarsi del patrocinio del Senato della Repubblica. Avevamo bisogno di ritrovarci tutti insieme per studiare e capire come attutire gli effetti della riforma del lavoro sportivo di cui comprendiamo i principi ma ci preoccupa l’applicazione e le ripercussioni sulle nostre società”. “La Lega Nazionale Dilettanti vive di passione e semplicità. Facciamo fatica a metabolizzare i provvedimenti complessi che rischiano di condizionare la nostra spontaneità. I dilettanti stanno facendo il loro lavoro contenendo i costi e seguendo dei comportamenti corretti. Ci aspettiamo un quadro normativo più funzionale che rispecchi i principi sui cui si basa la Lnd”, ha aggiunto Abete.
Il ministro Andrea Abodi ha abbracciato idealmente il popolo del calcio dilettantistico: “La passione, lo spirito positivo della Lnd è un esempio per tutti noi. La capacità di dialogo, la voglia di confronto sono qualità che caratterizzano l’universo del calcio dilettantistico. Ringrazio la grande famiglia della Lega Nazionale Dilettanti che ci insegna come stare insieme, essere una comunità dialogante ed inclusiva alla continua ricerca dei punti di equilibrio. La Lnd è molto di più dei suoi grandi numeri, è il cuore pulsante del calcio, è la rappresentazione dello sport nella Costituzione italiana”. Per il presidente della Figc Gabriele Gravina il percorso intrapreso dalla Lnd va sostenuto per il bene di tutto il calcio italiano: “L’iniziativa di Agorà è senza precedenti. Finora non era mai successo che tutti i delegati dei 20 Comitati Regionali Lnd si trovassero insieme per confrontarsi e fare sintesi riguardo tutte le tematiche più importanti dell’universo dilettantistico. Questo è un modo corretto per stare insieme, per costruire qualcosa di nuovo. E’ un merito da attribuire completamente alla Lnd che sta percorrendo l’unica strada giusta per crescere con una logica sistemica oltre il particolarismo per superare l’individualismo”.
A ruota il presidente dell’Aic Umberto Calcagno: “I 40.000 contratti stipulati finora aprono uno scenario che Lnd e Aic stanno vivendo con grande senso di responsabilità. Stiamo dando dignità professionale ad un comparto a lungo sottostimato. Il volontariato deve essere valorizzato perchè tutti i tesserati svolgono una funzione che lo Stato ha derogato”.
Il presidente della Lega Pro Matteo Marani ha confermato la sua vicinanza al mondo del calcio di base: “Mi trovo qui perchè ho a cuore il mondo immenso e sincero del calcio dilettantistico. Con la Lnd il dialogo è costante e costruttivo perchè in sintonia con i principi della Lega Pro, la voglia di fare sistema, l’attenzione verso i giovani, ognuno con le proprie peculiarità ma senza contrapposizioni e particolarismi”.
Dello stesso tenore l’intervento del vice presidente Aiac Pierluigi Vossi: “Lavoriamo assieme alla Lnd per accompagnare i tesserati lungo un percorso di crescita professionale e umana. Condividiamo le difficoltà che ha comportato la riforma dello sport districandoci tra le varie forme di contratti e il perimetro normativo. Anche noi siamo sostenuti da volontari appassionati che fanno fatica a raccapezzarsi in questo momento di profondo cambiamento. Sono certo che insieme possiamo superare gli ostacoli”.
– Foto ufficio stampa Lnd –
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