AGI – Torna l’ombra del racket sul lungomare romano. Tre bombe carta esplose nel giro di tre giorni. Le prime due nella notte tra il 7 e l’8 agosto scorso a Ostia e Fiumicino. E ieri sera la terza: un ordigno artigianale è esploso nei pressi di un autosalone in vicolo di Dragona, ad Acilia, a pochi minuti dal mare.
La deflagrazione ha provocato danni alla struttura e a un’autovettura parcheggiata nelle vicinanze. Sul caso indagano i carabinieri intervenuti sul posto. L’episodio sta facendo il giro dei social network. Nei giorni scorsi altre due bombe erano esplose a Ostia e a Fiumicino.
Colpiti il ristorante da ‘Da cacio e Pepe‘ in via Passo Buole: l’ordigno artigianale ha distrutto interamente la vetrata e danneggiato in vari punti la veranda all’esterno della struttura. Danni anche agli arredi e agli assi di sostegno.
L’altra bomba carta è esplosa in via delle Fiamme Gialle, a Ostia, davanti a una delle quattro caserme della Guardia di Finanza presenti su quella strada. Indagini in corso da parte dei militari dell’Arma e della polizia. L’ipotesi è che i tre episodi possano essere collegati.
Al momento non si esclude alcuna ipotesi, da quella di una vendetta a quella del racket anche se la secoda sembrerebbe, al momento, quella più probabile.
La bomba carta a Fiumicino
L’esplosione ha divelto alcune parti della carrozzeria dell’utilitaria, ma ha anche mandato in frantumi il parabrezza di un autobus in transito. Non ci sono stati feriti. I primi a intervenire sul posto sono stati proprio i militari del complesso della caserma ‘IV Novembre’ che ospita, fra gli altri, il centro reclutamento e anche la Scuola di polizia economico-finanziaria.
Poi sono arrivati anche i poliziotti del commissariato Lido, insieme con i tecnici della polizia scientifica. L’auto è risultata intestata a un polacco che abita nel suo Paese d’origine, ma è in uso alla figlia 30enne che è stata interrogata: ha dichiarato di non aver mai subito minacce e di non avere problemi con qualcuno. Al vaglio le telecamere di sicurezza della zona per individuare chi ha posizionato la bomba.
L’esplosione a ‘Cacio e Pepe’
Un altro ordigno di notevole potenza, caricato con polvere nera, ha distrutto la veranda esterna, distruggendo la vetrata, del ristorante ‘Cacio e Pepe’, uno dei più frequentati della zona. Non ci sono stati feriti. Al loro arrivo, i poliziotti hanno identificato il titolare, un 37enne, che è stato sentito sul posto: anche lui ha riferito di non essere stato minacciato.
Dalla videosorveglianza sulla strada potrebbero arrivare risposte sugli autori dell’attentato che si inserisce in uno scenario inquietante, visto che già di recente a Ostia sono stati fatti esplodere altri ordigni, come quello a giugno nel portone di un palazzo in via Aristide Carabelli.