AGI – Primavalle si stringe attorno a Michelle. Per l’ultima volta e a distanza di una settimana dal brutale omicidio che l’ha portata via dalle braccia del suo fidanzatino, dei suoi genitori e dei suoi amici più cari. Commozione, lacrime e abbracci tra le centinaia di persone arrivate davanti alla parrocchia di Santa Maria della Presentazione, in via di Torrevecchia 1104, per i funerali della 17enne.
Tra le corone appoggiate all’esterno della Chiesa ci sono quella azzurra del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e quella rossa del sindaco Roberto Gualtieri. Accanto i fiori degli amici e le rose bianche dei condomini. Volanti della polizia e camionette a controllare la situazione.
A presiedere la cerimonia il Vescovo Baldo Reina, ausiliare del settore Ovest della diocesi di Roma. Le lacrime non si sono mai fermate e, probabilmente, non si fermeranno. La periferia ferita dal gesto di O.D.S, 17enne originario dello Sri Lanka ma nato a Roma, è tutta in strada.
Nei bar, da giorni, non si parla d’altro. Spesso del killer e di come sia stato “fortunato” a finire nel carcere minorile di Casal del Marmo – distante a poche centinaia di metri dal luogo della funzione – piuttosto che libero in una Primavalle sul piede di guerra. Oggi però il pensiero è solo per Michelle, per il suo viso e i suoi occhi strappati troppo presto da questo mondo.