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Malta-Tunisia, discussioni su energia immigrazione e investimenti

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il primo ministro maltese Robert Abela ha avuto colloqui ufficiali con il presidente tunisino Kais Saied e il primo ministro tunisino Najla Bouden. Il potenziamento del potenziale economico tra i due paesi, l’energia e l’immigrazione erano in cima all’agenda. Robert Abela ha affermato che l’energia rinnovabile è il futuro anche per i paesi vicini a sud di Malta. “Il tema che abbiamo maggiormente individuato è quello del settore delle energie rinnovabili e questi colloqui proseguiranno sul piano tecnico. Speriamo di arrivare a un accordo, a un memorandum d’intesa, con il quale possiamo avere una cooperazione nel campo delle energie rinnovabili tra la Tunisia e Malta”. Il primo ministro maltese ha dichiarato che anche la regione del Mediterraneo presenta sfide che devono essere affrontate in modo olistico. Ha fatto riferimento in particolare all’immigrazione e ha sottolineato la necessità di pace e sicurezza nel Mediterraneo per avere stabilità in Europa. La questione dell’immigrazione è stata discussa anche con il Primo Ministro tunisino. Abela ha aggiunto che l’immigrazione è una questione globale che non può essere affrontata da un solo paese o regione. Ha detto che nelle prossime settimane si terrà una conferenza internazionale sull’immigrazione per affrontare il traffico di esseri umani e altre questioni. “Abbiamo identificato quanto sia importante combattere la criminalità organizzata e il traffico di esseri umani che trae profitto dalla tragedia umana. Questo non può essere fatto solo dalla Tunisia o da Malta. Deve essere uno sforzo collettivo. Ho promesso di essere la voce della Tunisia nei forum dell’UE, come ho fatto per diversi mesi”, ha dichiarato il primo ministro maltese. Entrambi i Primi Ministri hanno convenuto sulla necessità di una maggiore cooperazione commerciale tra i due paesi, compresa la decarbonizzazione del settore marittimo. Sono stati discussi anche il conflitto in Sudan, la situazione in Siria e in Medio Oriente, la gestione dell’acqua, i giovani e l’istruzione.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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