“La prima quantificazione dei danni ieri era di 250-300 milioni, ma dopo le telefonate di questa mattina con molti sindaci, se oggi devo quantificare in base a queste segnalazioni generali già vedo in mezzo miliardo la cifra degli interventi che dovranno essere fatti sull’area Firenze-Prato-Pistoia”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine di una conferenza stampa. “Poi – ha aggiunto – c’è da quantificare anche ciò che è avvenuto a Pisa e Livorno, soprattutto a Pisa dove il maltempo ha portato via almeno due delle dighe forane frangiflutti con danni rilevantissimi sul litoraneo fra Marina di Pisa e Tirrenia, dove ci siamo trovati le onde del mare direttamente nelle case e nei negozi. Dunque – ha spiegato Giani – una situazione che quantifico per ora in mezzo miliardo di danni pensando alla valle ma anche a quello che è successo in montagna. Solo Vernio, Vaiano e Cantagallo hanno avuto danni rilevantissimi, come nell’alta valle del Bisenzio. Da domani cominceremo a essere più precisi e a porre la questione del rapporto con le risorse. Sotto questo aspetto ci sentiamo ben consolidati per aver avuto lo stato di emergenza nazionale che ci soccorrerà nell’avere queste risorse”, ha concluso il presidente della Regione. La perturbazione ha già lasciato la Toscana, con poche piogge residue, ma la notte non è andata bene. Si sono infatti verificate nuove esondazioni e il vento che ha soffiato forte, con il terreno già imbevuto di acqua, ha provocato la caduta di diversi alberi e l’interruzione di linee elettriche. “Nella notte – ha raccontato Giani questa mattina nel corso della riunione dell’unità di crisi – ha esondato di nuovo il torrente Stella tra Casini e Quarrata, nel pistoiese, e l’Agna a Montale”. Si registrano fuori uscite anche del Bagnolo-Bardena a Montemurlo, ma in questo caso l’acqua si è dispersa nei campi. Le case prive di luce sono aumentate nella notte. Erano poco più di 4mila la sera di sabato (scese ulteriormente a 2.200 a mezzanotte) e sono salite a 15mila questa mattina in tutta la Toscana: 7.000 nell’area colpita dalle alluvioni tra Firenze, Prato e Pistoia ed ancora di più in province della regione fino ad oggi non colpite dall’emergenza maltempo. Per quanto riguarda l’energia elettrica sono più di semila le utenze disalimentate in provincia di Lucca e altre 812 a Massa Carrara, 200 a Pisa e 500 a Livorno (quasi tutte nel comune di Rosignano Marittimo). Nel pistoiese si contano 2mila abitazioni senza energia elettrica (tra cui circa 1.200 a Pescia, dove non ci sono esondazioni, e 133 tra Quarrata e Montale). Nel territorio della città metropolitana fiorentina le utenze disconnesse sono duemila cinquecento, di cui 1.400 a Campi Bisenzio, dove per poter intevenire sulle dieci cabine di alimentazione allagate è necessario prima rimuovere l’acqua. Sono state richieste ulteriori idrovore. Senza luce anche trecento case a Greve in Chianti (per il vento). In provincia di Prato sono invece 1.500 (565 incittà, 472 a Cantagallo e 380 nei comuni medicei). Problemi anche a Siena ed Arezzo, con circa 700 utenze disalimentate per ciascuna provincia. Sono più di 500, su tutto il territorio regionale, i tecnici di Enel impegnati. Il Lamma, il laboratorio di previsione meteorologiche regionale, avverte che oggi non sono previste nuove precipitazioni di rilievo. Il vento soffierà però forte, dalla tarda mattinata fino al pomeriggio inoltrato: soprattutto sulla Toscana centro settentrionale e in particolare sull’Appennino fiorentino ed aretino, in quota, e sulla costa: un vento di libeccio che alzerà onde in mare per tutto il giorno. “Le due linee ferroviarie della Prato-Pistoia hanno riaperto alle 11:30 con la piena riattivazione della linea”, ha annunciato il presidente della Regione. “Ora dobbiamo lavorare molto sui singoli Comuni: mi recherò nel pomeriggio a Quarrata e voglio visionare Stabbia nel Comune di Cerreto Guidi, perché è il punto peggiore che si è venuto a creare nell’empolese e lì incontrerò anche i sindaci. E’ importantissimo concentrarsi anche su Campi Bisenzio che è sicuramente il punto più acuto in questo momento, come ricominciare a lavorare sulle frane che rappresentano la priorità dopo il problema dell’acqua”. Giani poi ha fatto sapere come “il pronto soccorso dell’ospedale di Prato riaprirà questo pomeriggio alle 17, è stato fatto un grande lavoro anche con le idrovore per la sistemazione dei locali. L’ospedale è sempre stato aperto. Con il direttore generale dell’Asl Toscana Centro Valerio Mari ci siamo sentiti costantemente ed abbiamo concordato la riapertura”.
(ITALPRESS).
– Foto: vigili del fuoco –