SAKHIR (BAHRAIN) (ITALPRESS) – Il primo weekend della stagione più lunga nella storia della Formula 1 si è aperto nel segno della Mercedes. La squadra diretta da Toto Wolff ha piazzato i suoi due piloti in cima alla classifica della seconda sessione di prove libere in Bahrain, la più significativa visto che si svolge nelle condizioni che si ritroveranno domani in qualifica e sabato in gara. Il più veloce della giornata è stato Lewis Hamilton (1’30″374), col compagno di squadra George Russell staccato di 206 millesimi di secondo. Alle spalle della coppia Mercedes si sono piazzati cinque piloti di cinque squadre diverse, nell’ordine Fernando Alonso (Aston Martin), Carlos Sainz (Ferrari), Oscar Piastri (McLaren), Max Verstappen (Red Bull) e Nico Hullkenberg (Haas), tutti racchiusi in 286 millesimi, con il tedesco distante 510 millesimi dal tempo di Hamilton.
La giornata è stata caratterizzata da un vento piuttosto sostenuto e da temperature (FP2 sotto i 20° di temperatura dell’aria) sensibilmente inferiori a quelle che di solito accompagnano il Gran Premio del Bahrain che, va detto, quest’anno si svolge un pò in anticipo rispetto al consueto e, anche se in misura minore, a quelle registrare nei test della scorsa settimana. Il tempo di Hamilton è stato di poco meno di sei decimi inferiore al miglior tempo di FP2 del 2023 (Alonso, 1’30″907) e distante 666 millesimi dalla pole position dello scorso anno, ottenuta da Verstappen. La giornata odierna ha anche visto il debutto in un Gran Premio delle gomme Pirelli certificate FSC. In un modo o nell’altro, tutte e tre le mescole da asciutto selezionate per questo Gran Premio sono state protagoniste nelle due sessioni di prove libere. La C2 e la C3 si sono suddivise la scena, con la prima utilizzata maggiormente in FP1 e la seconda in FP2. Nessuno ha montato un set di C1, un segno piuttosto inequivocabile della volontà di conservare uno se non tutti e due i set disponibili per la gara. Uno scenario che si era già verificato su questa pista lo scorso anno e che era emerso come verosimile anche dopo i test della scorsa settimana. “Una giornata molto interessante, perchè abbiamo iniziato a vedere i reali valori in campo, anche se rimangono le consuete incognite sul quantitativo di benzina usato e sull’utilizzo delle power unit – commenta Simone Berra, chief engineer Pirelli – Abbiamo visto le squadre effettuare scelte praticamente identiche in termini di utilizzo dei pneumatici, con una preferenza per la C2 nella prima sessione e per la C3 nella seconda, quando le condizioni dell’asfalto saranno simili a quelle che si avranno in gara, mentre i due treni di C1 sono stati risparmiati per il prosieguo del weekend”. “I long run effettuati in FP2 sono stati effettuati quasi tutti sulla C3 e hanno dimostrato come anche la mescola più morbida possa risultare competitiva sulla lunga distanza – ha aggiunto Berra – Per quanto riguarda la C2, già si era visto nei test che la differenza in termini di prestazione con la C1 è abbastanza ridotta ma la mescola più dura assicura una maggior costanza e la fa quindi preferire in ottica gara”.
– foto Ipa Agency –
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