AGI – Andrà in carcere il 17enne accusato di aver ucciso a coltellate Michelle Causo. L’interrogatorio di convalida del fermo è durato circa quattro ore, al termine delle quali il gip del tribunale dei minorenni ha deciso di inasprire la misura cautelare. Il giovane si trovava in un centro di prima accoglienza di Roma, una struttura penitenziaria a regime attenuato per ragazzi che non abbiano raggiunto ancora la maggiore età. Il ragazzo, originario dello Sri Lanka è stato fermato poco dopo il delitto.
A casa gli sono stati trovati indumenti sporchi di sangue, droga e altri elementi che lo inchioderebbero alle sue responsabilità. Conosceva Michelle ed erano stati visti insieme. Lui poi, era stato anche visto, tre giorni fa, trascinare dall’appartamento di via Giuseppe Dusmet, nel quartiere Primavalle, anche un grosso sacco nero. Che sulle scale ha lasciato piccole gocce di sangue, rilevate dagli investigatori.
Avrebbe ammazzato la 17enne con sei coltellate, le prime inferte a bruciapelo, di spalle, al collo e alla schiena e poi altre sul bacino. Ma c’è da spiegare ancora perché il 17enne abbia ucciso la sua amica. Perché in molti hanno testimoniato, subito dopo la scoperta del cadavere, che Michelle e quel ragazzo, gentile, tranquillo, premuroso addirittura, erano amici, si conoscevano bene e lei lo aveva presentato anche alla sua famiglia.
Un debito, si è ipotizzato. Poche decine di euro che il ragazzo doveva a Michelle. Una lite tra i due e poi il delitto d’impeto. Ma c’è anche un’altra versione, che vorrebbe il ragazzino attratto dalla sua coetanea e incapace di gestire il rifiuto di lei. Michelle aveva già un fidanzatino, che in lacrime ha portato un fiore nel posto in cui il corpo della sua ragazza è stato abbandonato, avvolto in un telo nero e lasciato in un carrello della spesa, vicino a un cassonetto dell’immondizia.
Intanto sono stati fissati i funerali per la 17enne di Primavalle. Si terranno mercoledì alle 11 alla chiesa di via di Torrevecchia, sempre nel quartiere.