MILANO (ITALPRESS) – Il campione più titolato dello sport italiano e ancora oggi il detentore del record nazionale di titoli con 13 medaglie olimpiche (6 ori, 5 argenti, 2 bronzi) e 26 mondiali (13 ori, 8 argenti e 5 bronzi). Partecipò a cinque edizioni dei Giochi Olimpici, tra il 1936 e il 1960 di cui fu per due volte portabandiera della squadra italiana: a Melbourne nel 1956 e a Roma nel 1960. Questa è la storia di Edoardo Mangiarotti, grande schermidore milanese, specialista di spada e fioretto che oggi la città ha ricordato, a dieci anni dalla scomparsa, con una targa in sua memoria scoperta al civico 24 di via Solferino, la casa dove visse, si allenò e morì, a 93 anni, il 25 maggio del 2012. La cerimonia di scoprimento della targa ha avuto luogo questo pomeriggio alla presenza del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, di Carola Mangiarotti figlia di Edoardo, del Presidente del Coni, Giovanni Malagò, del Presidente della Federazione Italiana di Scherma, Paolo Azzi e della Sottosegretaria allo Sport di Regione Lombardia, Lara Magoni. Insieme a loro numerosi appassionati e alcuni campioni e atleti cresciuti nella Scuola di Scherma della famiglia Mangiarotti tra cui i milanesi Diana Bianchedi e Stefano Bellone. Un momento di celebrazione voluto in questi giorni a preludio del grande evento sportivo, il Campionato Mondiale Assoluto di Scherma (Fie Fencing World Championship – Milan 2023) che Milano ospiterà all’Allianz MiCo dal 22 al 30 luglio. “Ricordiamo oggi – ha detto il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala – un grande atleta italiano. Nessuno come Edoardo Mangiarotti ha conquistato titoli olimpici e mondiali, nessuno come lui, imbattibile, ha onorato con le sue vittorie l’Italia e Milano, facendo di sè un autentico mito per tutti. Questa casa, dove abbiamo posto una targa in sua memoria, è il simbolo di una vita straordinaria, bella ed entusiasmante, in cui la scherma è stata centro di tutto e che lo ha reso erede e continuatore del Circolo della Spada Mangiarotti, storica scuola milanese di spada e fioretto”.(ITALPRESS).
Foto: Ufficio Stampa Comune di Milano