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Monica Maggioni debutta su Rai 3 con “In mezz’ora” e invita la Meloni

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ROMA (ITALPRESS) – Mario Draghi non era mai stato pensato come ospite della prima puntata (“ma prima o poi perchè no?”), la presidente del Consiglio Giorgia Meloni “può ritenersi già invitata come tutte le persone che hanno un ruolo di peso in questo Paese” e l’ospite dell’intervista della prima puntata «ancora non lo so perchè quello che c’era è saltato dieci minuti fa con una telefonata»: Monica Maggioni è pronta per cominciare l’esperienza di “In mezz’ora”, il programma di approfondimento che ha ereditato da Lucia Annunziata e che prenderà il via domenica alle 14.30 su Raitre. A dispetto del titolo, il tempo a sua disposizione sarà un pò di più visto che il programma durerà fino alle 16.15 con una struttura che prevede l’apertura con un’intervista faccia a faccia a un protagonista della vita del nostro Paese e il successivo “allargarsi” alle grandi questioni globali, alle dinamiche geopolitiche e ai nuovi scenari mondiali. Il tutto, spiega Maggioni, “tentando di proporre un modo per guardare il mondo e stare dentro la realtà. In continuità con la storia di questo appuntamento di approfondimento anche se, poi, ognuno è sè stesso e ci mette dentro la sua personalità”. Niente effetti speciali, insomma (“sapete chi sono e come sono e arrivo a raccontare un pezzo di mondo alle due della domenica pomeriggio”) ma il fermo proposito di “fornire alle persone gli strumenti di comprensione del reale. Più il mondo è complesso e più devi offrire strumenti, non la tua versione. Cercheremo di avere voci, persone, dati, elementi di informazione, i migliori esperti sui diversi argomenti per fare l’unica cosa che si può fare in epoca di notizie false: costruire coscienze critiche che magari non la penseranno come te ma hanno elementi per pensare. In questo modo hai fatto un lavoro da servizio pubblico”. E questo le impedisce di essere dispiaciuta per avere lasciato la direzione del Tg1: “Lì mi sono molto divertita, ho sentito il peso, l’importanza e l’orgoglio di farne parte ma quello che vado a fare è esattamente quello che mi è sempre piaciuto fare nella vita. La dimensione dell’approfondimento è quella in cui mi riconosco”.
A chi le chiede se e come pensa di inserirsi nel progetto di cambio di narrazione del Paese caro al governo, Maggioni risponde: “Io so fare il mio. Mi è stato chiesto: ‘C’è questo spazio, lo vuoi fare?’. La mia risposta è stata “sì” perchè lo identifico con un racconto in profondità”. E assicura che il pluralismo ci sarà sempre, anche quando inevitabilmente parlerà della guerra in Ucraina: “Ci saranno anche persona che non hanno visioni organiche alle mia purchè, certo, le visioni siano basate sui dati e su racconti oggettivi e siano in grado di essere corrispondenti al bisogno del servizio pubblico di dare alle persone una coscienza critica. Tutto quello che servirà a questo ci sarà, con il concetto di ‘verità alternativà ho qualche problemino”. Maggioni conclude dicendo che, nei mesi scorsi, ha sentito Lucia Annunziata e “forse la sentirà prima di domenica”.
A garantire il pluralismo è anche Paolo Corsini, direttore dell’Approfondimento Rai: “E’ nel contratto di servizio ed è il nostro faro. Come iniziamo la nuova stagione? Se l’inizio è con una trasmissione come questa non posso che avere tranquillità e serenità. Stiamo facendo del nostro meglio, pronti a correggerci se ci fosse bisogno di qualcosa che richiede una riflessione in più”. Sulle polemiche che, come sempre, non mancheranno, Corsini esclama: “Vivaddio, vuol dire che facciamo ancora cose interessanti!”. Meno contento è l’amministratore delegato Roberto Sergio per il quale “di polemiche ne abbiamo già avute perciò meno ce ne saranno e meglio è. Finalmente si comincia a parlare di prodotto”.

foto: ufficio stampa Rai
(ITALPRESS).

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