AGI – Due persone morte in Veneto, una in Trentino e una in Abruzzo. Sono i numeri del tragico bilancio registrato oggi sulle montagne italiane sempre molto frequentate, siano esse le Alpi che gli Appennini. Quattro persone decedute mentre stavano effettuando escursioni nella natura, chi sulle Dolomiti, chi sul Gran Sasso. La prima tragedia si è verificata lungo la ‘via Mirka’ sul Corno Piccolo in Abruzzo. Uno dei due alpinisti, il primo della cordata, al quarto tiro di corda è precipitato lungo la parete finendo in una nicchia sottostante. Quando gli uomini del soccorso alpino sono arrivati sul luogo segnalato dal compagno di cordata, per l’alpinista, originario di Roma (Davide Destriere di 50 anni), non c’è stato più nulla da fare. Erano le ore 12,15 quando è scattato l’allarme per una donna precipitata mentre stava camminando lungo il sentiero della Cascate di Fanes nella zona di Cortina d’Ampezzo.
La donna, veneziana (Patrizia Vianello di 50 anni) stava camminando con una comitiva quando, all’altezza delle serpentine che portano alle cascate, ha messo male il piede cadendo per una cinquantina di metri tra le rocce fino ad arrivare al corso d’acqua sottostante dove è stata recuperata senza vita dai soccorritori. La terza tragedia nel pomeriggio attorno alle ore 16 sul monte Carega, sopra Giazza frazione di Selva di Progno (Verona) al confine con il Trentino. Una donna di circa 70 anni è morta dopo essere precipitata nel vuoto nei pressi del rifugio Revolto. All’arrivo dei sanitari del Suem 118 la donna era già deceduta.
Infine, la quarta vittima. L’escursionista dato per disperso dalla serata di venerdì, nella zona della Val di Jon a San Lorenzo in Banale in Trentino, è stato ritrovato senza vita. Sergio Leopoldo Polimeni di 62 anni, residente a Bleggio in provincia di Trento, non era rientrato nella propria abitazione dopo una gita in montagna che prevedeva il passaggio a malga Asbelz, l’attraversamento della Val di Jon, il rifugio Cacciatore e infine il ritorno al punto di partenza, il Ristoro Dolomiti. I vicini di casa non vedendo l’uomo rientrare hanno allertato i parenti che avevano avuto un ultimo contatto telefonico nel primo mattino. Stando ai soccorritori l’escursionista sarebbe scivolato già nel primo pomeriggio di ieri nel tratta da malga Asbelz ed il rifugio Cacciatore. L’uomo è precipitato per circa 30 metri su balzi di roccia.