Chiudi
Notizie

Nei prossimi giorni farà sempre più caldo

nei-prossimi-giorni-fara-sempre-piu-caldo

AGI. – L’espansione dell’anticiclone africano verso il Mediterraneo centrale ridurrà drasticamente l’instabilità anche sulle regioni settentrionali in questi due giorni. Sarà un weekend in arrivo all’insegna di condizioni meteo asciutte in Italia a eccezione di qualche breve temporale sui settori alpini.

Temperature in aumento con valori anche di 6 gradi al di sopra delle medie e fino a 10 sulla Sardegna dove si toccheranno punte massime di 40 gradi.

Gli ultimi aggiornamenti del Centro Meteo Italiano confermano per tutta la prossima settimana una prolungata e intensa ondata di caldo africano con valori ben al di sopra delle medie soprattutto tra mercoledì e venerdì sulle regioni del Centro-Sud. Al momento non si vede un termine dell’ondata di calore anche sul lungo periodo. 

Bollino arancione in 9 città entro domenica

Il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute avverte che oggi su 27 città italiane soggette a monitoraggio, solo 8 avranno il bollino verde (zero rischi per la salute della popolazione), 14 avranno quello giallo (equivalente a una pre-allerta per condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un’ondata di calore) e ben 3 saranno accompagnate da quello arancione: si tratta di Roma e Palermo, con 36 gradi di temperatura massima percepita e di Perugia (33), che presentano, dunque, “condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione piu’ suscettibili”.

La situazione cambierà decisamente domani: Bari sarà l’unica città ‘verde’, 17 quelle in ‘giallo’.

Bollino arancione per Firenze, Roma e Frosinone (entrambe con 37 gradi di temperatura massima percepita), Palermo e Viterbo (36), Torino e Rieti (35), Perugia (34) e Bolzano (33).

Nessuna città è da “bollino rosso” corrispondente al livello 3 che indica condizioni di emergenza (con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche). 

 

Redazione

Autore Redazione