AGI – È stato un condomino di Alessandro Impagnatiello a far trovare il carrellino, su cui i carabinieri della sezione investigazioni scientifiche del nucleo investigativo hanno trovato tracce di sangue.
Durante il sopralluogo di martedì nell’abitazione, cantina e box del 30enne che ha ucciso la compagna Giulia Tramontano, incinta di 7 mesi, è stato il vicino a indicare il carrellino.
Lo aveva visto nei giorni precedenti in un’area comune del garage interrato della palazzina di via Novella 14 a Senago. Non sapendo di chi fosse – ha riferito – lo aveva preso lui. Poi, però, ha collegato che potesse essere di Impagnatiello e lo ha quindi segnalato.
Il portapacchi aveva ancora attaccato il cartellino. Da quel dato gli investigatori dell’Arma sono risaliti a un negozio di ferramenta a Senago. Il proprietario, sentito ieri a sommarie informazioni, ha solo detto di ricordarsi di averlo venduto a un ragazzo. Per gli inquirenti pochi dubbi che l’acquirente sia Impagnatiello.