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Per cosa si litiga nei condomini

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AGI – Mancato rispetto degli orari condominiali relativi al “silenzio”. Cattivo utilizzo degli spazi comuni con oggetti personali lasciati su pianerottoli, nei sottoscala e negli androni dei palazzi. Auto parcheggiate per lungo tempo nel cortile. Sono questi i principali motivi di lite nei condomini di Roma secondo un’indagine di Condexo, azienda romana che opera nel campo del PropTech (innovazioni tecnologiche nel campo del mercato immobiliare) che si occupa di gestioni condominiali.

Uno studio condotto a maggio 2023 alla vigilia del weekend in cui si è celebrata la Festa dei Vicini: un appuntamento promosso nel 1999 a Parigi dal vicesindaco del comune, Atanase Pèrifan, con lo scopo di rafforzare e favorire i rapporti di buon vicinato e che sta prendendo sempre più piede anche in Italia.

Buon vicinato spesso a rischio per futili motivi

Degli 880 condomini romani che hanno risposto al sondaggio di Condexo, il 72% ha definito “buono” il proprio rapporto con i vicini di casa. Il 25% “ottimo”, solo il 3% “pessimo”. Oltre al disturbo della quiete negli orari dedicati al riposo (35%) e l’utilizzo improprio degli spazi comuni (35%), gli altri motivi di lite nei condomini sono dati da: rumori e odori molesti (32%); problematiche legate agli animali da compagnia e alla loro gestione (26%), al mancato rispetto delle norme relative alla tutela della sicurezza, come cancelli e portoni che vengono lasciati sempre aperti (24%).

Condomini urtati anche da chi innaffia le piante facendo gocciolare l’acqua da finestre e balconi (20%). Tuttavia solo il 3% degli intervistati ha risposto a un torto subito con una ripicca o un dispetto.

Ma come mantenere i rapporti di buon vicinato?

I condòmini della Capitale non hanno dubbi: il miglior modo è “essere tolleranti verso piccole trasgressioni”, cosi’ ha risposto il 63%. Per il 31% vince il rispetto ligio delle regole, mentre per il 6% l’unica cosa da fare è segnalare subito all’amministratore di condominio eventuali violazioni.

Vicini di casa ma non propriamente amici. Se infatti il 61% degli intervistati risponde che gli piacerebbe condividere con i propri vicini di casa un evento sportivo, culturale o di intrattenimento; il 3% una festivita’ come Natale o Pasqua, il 7% una gita fuori porta, succede invece che il 29% sostiene che sia “gia’ abbastanza incontrarli per le scale”. 

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Autore Redazione