MILANO (ITALPRESS) – 13’ minuti di applausi finali (e qualche leggerissimo ‘bo’ per il regista Lluís Pasqual) hanno concluso il ‘Don Carlo’ di Giuseppe Verdi diretto dal Maestro Riccardo Chailly e interpretato da Francesco Meli nel ruolo del titolo e Anna Netrebko in quello di Elisabetta di Valois, che questa sera ha aperto la stagione lirica 2023/24 del Teatro alla Scala di Milano. Assenti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni, nel palco reale si sono accomodati, in prima fila, la senatrice a vita Liliana Segre accolta da un applauso all’ingresso nel palco, con accanto il sindaco di Milano Beppe Sala con la sua compagna e il presidente del Senato Ignazio La Russa con la moglie. Dietro di loro hanno trovato posto i ministri Matteo Salvini, Maria Elisabetta Casellati e Gennaro Sangiuliano, e il presidente della Regione Attilio Fontana. Prima dell’inizio dell’opera il sovrintendente della Scala, Dominique Meyer Meyer ha ricordato il riconoscimento della pratica del canto lirico in Italia tra i beni immateriali dell’Unesco. “Da 400 anni l’opera lirica è un veicolo fantastico per far conoscere la lingua e la cultura italiana nel mondo intero – ha detto Meyer -. Lo so bene perché ho imparato un po’ l’italiano riproducendo frasi dei libretti d’opera”. Poi l’inno di Mameli con tutto il pubblico in piedi al termine del quale è stato udito il grido ‘Viva l’Italia antifascista’. Come di consueto sono tanti i personaggi presenti al Piermarini per seguire l’inaugurazione della nuova stagione lirica della Scala, tra questi il regista spagnolo Pedro Almodovar, l’attore francese Louis Garrel, entrambi alla loro prima volta alla ‘Prima’, le cantanti Patti Smith e Ornella Vanoni. Non sono mancati i fedelissimi come il presidente Mediaset Fedele Confalonieri, il senatore a vita Mario Monti, l’ex presidente del Tribunale dei minori di Milano Livia Pomodoro, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, l’ex ministro Corrado Passera. In platea anche le etoile Roberto Bolle e Nicoletta Manni con il marito, anch’egli ballerino, Timofej Andrijashenko e Corrado Augias. Contravvenendo alla regola non scritta, alcune donne si sono presentate abbigliate in rosso per dare un segnale nella lotta contro la violenza sulle donne. Il ‘Don Carlo’, trasmesso in diretta su Raiuno, tratta il tema della libertà personale e politica contro l’oppressione dell’assolutismo religioso e statuale e completa il trittico di riflessioni sul potere già affrontato con ‘Macbeth’ e ‘Boris Godunov’. Messa in scena alla Scala per la prima volta nel 1868 è stata più volte replicata al Piermarini dove è stata diretta da Arturo Toscanini, Claudio Abbado, Riccardo Muti e Myung-Whun Chung. A curare la regia di quest’ultima produzione è Lluís Pasqual. In scena oltre a Meli e Netrebko anche Luca Salsi nel ruolo di Rodrigo, Jongmin Park nel ruolo del Grande Inquisitore e Michele Pertusi, colpito da mal di gola durante l’opera come comunicato da Meyer all’inizio del terzo e quarto atto che ha chiesto l’incoraggiamento del pubblico, in quello di Filippo II. (ITALPRESS)
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