AGI – Sono proseguite senza sosta le ricerche a Firenze della bimba di 5 anni scomparsa da sabato sera da un ex hotel occupato di via Maragliano, nella zona nord della città.
Nel corso della notte oltre alle forze dell’ordine si sono aggiunti i volontari coordinati dalla protezione civile.
Proprio per non lasciare nessuna pista intentata, le ricerche sono state estese anche lungo il fiume Mugnone che scorre nelle vicinanze ex hotel occupato. I carabinieri hanno impiegato anche i cani molecolari e quelli in grado di fiutare le tracce ematiche. Nei pressi dell’ex hotel molti peruviani fino a tarda notte hanno manifestato solidarietà alla madre di Kata.
“Stiamo indagando a 360 gradi“, dice il generale dei carabinieri Gabriele Vitagliano. Dopo un sopralluogo nell’immobile, con l’ausilio dei vigili del fuoco e i cani molecolari, gli inquirenti tendono a escludere che la bimba possa essere ancora lì dentro nonostante dalle immagini di una telecamera posta sull’ingresso del palazzo, non ci sia traccia della sua uscita.
L’appello della prefettura
Domenica pomeriggio la riunione della Cabina di regia convocata dalla Prefettura di Firenze. “La finalità dell’incontro – informa una nota – è stata quella di fare un punto aggiornato di situazione e verificare se vi fosse bisogno di altro rispetto a quanto già messo in campo. Le ricerche fino a ora si sono svolte all’interno dell’immobile e lungo il fiume Mugnone”.
Com’è vestita la piccola Kata
La piccola si chiama Cataleya Alvarez, conosciuta semplicemente con il soprannome di Kata. Ha i capelli e gli occhi scuri ed è alta 115 cm. Al momento della sparizione indossava una maglietta a maniche corte di colore bianco, pantalone di colore viola e scarpe nere
Sulle tracce della piccola si è messa anche la vasta comunità peruviana e sudamericana di Firenze. Tramite il tam tam su whatsapp e gli altri social network diverse persone sono scese in strada.
La mamma di Denise Pipitone: “Chi ha notizie parli”
Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, la bimba scomparsa a Mazara del Vallo l’1 settembre 2004, rilancia sui suoi profili social le parole della madre della piccola sparita a Firenze, gli appelli e gli aggiornamenti sulle ricerche. Un modo per stare vicina ai familiari che stanno vivendo il suo medesimo dramma. “Chiunque avesse informazioni utili, serie e comprovate è pregato di mettersi in contatto con le autorià competenti del posto oppure chiamate il (112). Massima attenzione. Grazie”, scrive su Facebook.