La rivoluzione digitale continua
Rai Radio si è posta come obiettivo strategico la completa digitalizzazione degli studi, dei sistemi e dei processi produttivi. La prossima tappa del percorso è la realizzazione di un “metastudio” che consentirà ai Canali Specializzati digitali di aprire delle finestre in diretta audio e video, gestite direttamente dai conduttori grazie a un sistema produttivo ad elevata automazione.
Lo studio sarà realizzato con colori neutri e, grazie a una serie di automatismi, si personalizzerà di volta in volta secondo il canale su cui si vuole trasmettere. L’identificazione del conduttore tramite un badge consentirà di richiamare le macro configurazioni specifiche per ogni canale: identità visiva, colori, loghi, impostazioni video FB, destinazioni audio, configurazioni microfoni. L’attività dei conduttori sarà supportata dal personale redazionale presente all’interno dell’open-space dello studio che potrà durante la diretta fare attività di promozione social. Mentre al personale tecnico sarà affidata la supervisione.
Il valore aggiunto dell’iniziativa consiste quindi nella possibilità di far coesistere più canali radiofonici all’interno di uno stesso studio mantenendo ciascuno la propria identità caratteristica e valorizzando al massima l’immediatezza della conduzione radiofonica autonoma.
Il via del nuovo studio coinciderà con l’avvio della nuova radio a target giovane che si sta progettando in queste settimane. E sarà proprio la nuova radio a testare e sperimentare le nuove modalità trasmissive del metastudio: una finestra aperta sul metaverso.
“Credo che innovare e sperimentare sia parte della mission di servizio pubblico – commenta Roberto Sergio, direttore Rai Radio – e noi non ci fermiamo mai. Questa è una vera scommessa che sono sicuro abiliterà nuove modalità con cui intendere e fare radio. Siamo entusiasti del nuovo studio e ci stiamo lavorando con grandissima passione”.
In arrivo anche due grandi nuovi studi per Rai Radio 1, uno a Saxa Rubra e uno a via Asiago. Studi per dirette radio con possibilità di accendere le modalità visive, come ormai da standard Rai Radio.
Lo studio sarà realizzato con colori neutri e, grazie a una serie di automatismi, si personalizzerà di volta in volta secondo il canale su cui si vuole trasmettere. L’identificazione del conduttore tramite un badge consentirà di richiamare le macro configurazioni specifiche per ogni canale: identità visiva, colori, loghi, impostazioni video FB, destinazioni audio, configurazioni microfoni. L’attività dei conduttori sarà supportata dal personale redazionale presente all’interno dell’open-space dello studio che potrà durante la diretta fare attività di promozione social. Mentre al personale tecnico sarà affidata la supervisione.
Il valore aggiunto dell’iniziativa consiste quindi nella possibilità di far coesistere più canali radiofonici all’interno di uno stesso studio mantenendo ciascuno la propria identità caratteristica e valorizzando al massima l’immediatezza della conduzione radiofonica autonoma.
Il via del nuovo studio coinciderà con l’avvio della nuova radio a target giovane che si sta progettando in queste settimane. E sarà proprio la nuova radio a testare e sperimentare le nuove modalità trasmissive del metastudio: una finestra aperta sul metaverso.
“Credo che innovare e sperimentare sia parte della mission di servizio pubblico – commenta Roberto Sergio, direttore Rai Radio – e noi non ci fermiamo mai. Questa è una vera scommessa che sono sicuro abiliterà nuove modalità con cui intendere e fare radio. Siamo entusiasti del nuovo studio e ci stiamo lavorando con grandissima passione”.
In arrivo anche due grandi nuovi studi per Rai Radio 1, uno a Saxa Rubra e uno a via Asiago. Studi per dirette radio con possibilità di accendere le modalità visive, come ormai da standard Rai Radio.