Chiudi
Sport

ROCCELLA “NON SI DIVENTA GENITORI PER CONTRATTO”

roccella-“non-si-diventa-genitori-per-contratto”

ROMA (ITALPRESS) – “Non entro nel merito delle decisioni dei magistrati. Mi pare chiara però la cornice in cui questa vicenda si inserisce: in Italia si diventa genitori solo in due modi, o per rapporto biologico o per adozione. Lo ha ribadito anche la Cassazione”. Così la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Eugenia Roccella, in un’intervista al Corriere della Sera sul caso Padova. “II ministro Piantedosi ha richiamato al rispetto di tutti la sentenza della Cassazione – prosegue -. Il governo non ha cambiato di una virgola le norme o le regole. Sono stati i sindaci, per scelta politica, a compiere atti in contrasto con quella sentenza, sapendo che avrebbero potuto essere impugnati”.
Adesso le coppie omogenitoriali possono “seguire la procedura adottiva – spiega -. E bisogna essere chiari: dopo le ultime sentenze della Consulta e della Cassazione, l’adozione in casi particolari immette pienamente il bambino nella rete di parentela del genitore adottivo, assicurandogli quindi nonni, zii, cugini e pieni diritti patrimoniali, e non richiede nemmeno il consenso obbligatorio del genitore biologico. Stiamo parlando della stepchild adoption, che qualche anno fa veniva richiesta a gran voce. Perchè adesso non va bene più? Non è una procedura discriminatoria”. La stepchild adoption “viene seguita da sempre dalle coppie eterosessuali – sottolinea ancora Roccella -, quando il nuovo compagno di una vedova con figli o di una mamma single vuole diventare padre dei suoi figli e non ha con loro un rapporto biologico”. “Di nuovo: c’è la stepchild adoption”.
Nel caso di una famiglia già costituita una mamma perde la genitorialità e ne rimane senza fino all’adozione: “E’ sicuramente un disagio e un dispiacere per l’adulto, ma non credo che i bambini si accorgeranno del cambiamento che probabilmente durerà pochi mesi – conclude -. E nel frattempo nessuno escluderà la persona che hanno conosciuto come genitore dall’accompagnamento a scuola e dalle normali attività del bambino”.

– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

Redazione

Autore Redazione