AGI – Luca Ruffino non avrebbe avuto gravi problemi di salute conclamati. È quanto si apprende dai primi accertamenti nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Milano per ‘istigazione di suicidio’ sulla morte del presidente di Visibilia. A quanto si apprende, negli ultimi giorni sarebbe parso a chi gli stava vicino “giù di tono”. L’autopsia dovrebbe essere fissata per domani o dopodomani. La salma si trova nell’Istituto di Medicina Legale.
Nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Milano saranno risentiti i familiari che, al momento, non hanno ancora nominato un legale di fiducia in vista dell’autopsia. Ruffino, che era anche presidente di Sif Italia, società di amministrazione e gestione di patrimoni immobiliari, ha lasciato biglietti per i familiari, per il collaboratori e per i condomini. Comunicazione succinte che, viene ribadito in ambito investigativo, non avevano nulla a che vedere né con problemi di lavoro né col caso giudiziario che coinvolge Visibilia.
L’incredulità di chi lo conosceva
“L’avevo visto all’assemblea del primo agosto, era la persona di sempre: positivo, combattente. Mi sembra una notizia incredibile che si sia tolto la vita. Sono senza parole». Lo dice all’AGI Mirko Berti, presidente del comitato degli inquilini della Torre del Moro, commentando la morte di Luca Ruffino. Il presidente di Visibilia amministrava il palazzo andato a fuoco due anni fa a Milano e aveva con lui un contatto costante. “Era una persona perbene, molto professionale – aggiunge -. Ha sempre cercato di aiutare noi inquilini che abbiamo perso la casa. Faceva del bene in silenzio, era molto sensibile. Sempre al nostro fianco, sempre positivo. Per questo non mi capacito…”.
“È una notizia sconcertante, un fatto tremendo. Non lo vedevo da qualche tempo. È sempre stato un combattente, mi sembra strano…». Lo dice all’AGI l’avvocato Pierluigi Varischi che ha difeso Luca Ruffino in alcune vicende giudiziarie passate dalle quali era uscito assolto”.