ROMA (ITALPRESS) – “Il salario minimo stabilito per legge indebolirebbe la rappresentanza e contrattazione collettiva, con conseguenze dannose per la tutela dei lavoratori. Per questo occorre promuovere il rafforzamento e l’integrale applicazione dei Ccnl sottoscritto da soggetti realmente rappresentativi, arginando il dumping contrattuale che rende più fragili i diritti dei lavoratori e impedisce condizioni omogenee di tutela salariale e di welfare”. Così, il presidente dell’Associazione nazionale dei consulenti del Lavoro, Dario Montanaro, al termine dell’audizione della Confprofessioni presso la commissione parlamentare Lavoro della Camera, impegnata nella discussione del disegno di legge sul salario minimo.
“In questo ambito, il Cnel sta svolgendo una funzione determinante, che dovrebbe essere ulteriormente valorizzata, nel monitoraggio della contrattazione collettiva e della programmazione economica e sociale. E’ questa la direzione giusta, ma dev’essere accompagnata anche dalla detassazione degli incrementi retributivi concordati tra le parti sociali in occasione dei rinnovi dei contratti collettivi di lavoro, proprio per adeguare i redditi dei lavoratori all’andamento dell’inflazione”, conclude.
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