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Sauditi pigliatutto, la rivoluzione verde del pallone

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AGI – La trattativa per portare Sandro Tonali al Newcastle conferma che sul mondo del calcio si sta abbattendo una rivoluzione verde. Il verde è il colore della bandiera dell’Arabia Saudita e dei petroldollari del fondo sovrano Pif proprietario del club di Premier League e dei maggiori club del regno wahabita.

Ma verde, o almeno non più solo diretta a campioni al crepuscolo, è la linea scelta da Riad per promuovere il progetto “Saudi Vision 2030” che per la parte sportiva dovrebbe culminare in un mondiale di calcio da ospitare in casa, forse insieme a Grecia ed Egitto.

L’obiettivo del principe ereditario Mohammed Bin Salman e delle autorità saudite è quello di mettere il Paese della Mecca sulla mappa calcistica. Nel 2021 il fondo sovrano Pif, con un patrimonio da 430 miliardi di euro, ha acquisito il Newcastle trasformando il glorioso club del nord dell’Inghilterra nel suo ‘avamposto’ europeo.

Si punta a vincere la Premier League entro 5 anni ma intanto è arrivata la qualificazione alla Champions (oltre alla finale persa in Carabao Cup) nonostante il monte ingaggi sia solo l’ottavo. Gli investimenti per 210 milioni di sterline hanno portato Kieran Trippier, Chris Wood, Bruno Guimaraes, Dan Burn e Matt Targett a gennaio, e Nick Pope, Sven Botman e Alexander Isak l’estate scorsa. 

Il fondo Pif è all’attacco anche in patria, dove ha rilevato i quattro club principali (Al Hilal, Al Ahli, Al Nassr e Al Ittihad) trasformandoli in imprese di Stato senza scopo di lucro. Quest’anno c’è stata un’accelerazione nella campagna di reclutamento per la Saudi Pro League: non più solo giocatori a fine carriera ma anche campioni in piena efficienza come l’attaccante Karim Benzema e il centrocampista N’Golo Kantè che hanno lasciato Real Madrid e Chelsea e hanno firmato per i neo-campioni dell’Al Ittihad di Gedda.

Sfideranno Cristiano Ronaldo nel sentitissimo derby con l’Al Nasrr di Riad. Ora potrebbero aprire la strada ad altri arrivi illustri, si parla di un intero ‘dream team’ di glorie più o meno vecchie: ci sono contatti con Luka Modric, altra eccellenza madridista, Hugo Lloris, Sergio Ramos, Jordi Alba, Sergio Busquets e Roberto Firmino. Lo stesso CR7, che a 38 anni a gennaio ha accettato la sfida saudita con un contratto di due anni e mezzo del valore di 200 milioni di euro, ha invitato i campioni europei.

“Se vengono, grandi giocatori e grandi nomi, giovani e ‘vecchi’, sono i benvenuti”, ha affermato in una recente intervista, “se succede il campionato migliorerà un po’. L’età non conta”. Il prossimo campionato saudita che partirà nella canicola l’11 agosto e si concluderà a maggio, potrebbe insomma avere molti volti noti al pubblico internazionale.

Il progetto portato avanti dal Ceo inglese della Saudi Pro League, Garry Cook, ex manager della Nike, non è tanto di creare un’altra Premier League quanto di accrescere l’influenza saudita nel calcio rendendo il Paese “una destinazione per i migliori talenti”. Sul tavolo ci sarebbe già un miliardo di dollari per ingaggiare una ventina di campioni stranieri con stipendi tra i più alti mai pagati, con il sostegno di Pif.

Del resto la nazionale verde ai mondiali in Qatar ha battuto addirittura l’Argentina, poi campione del mondo. E ora c’è l’intenzione di accelerare la crescita di tutto il movimento saudita con l’orizzonte dei mondiali del 2030.

Newcastle ottimista per Tonali, affare da 70 mln e bonus

Sia il “Guardian” che “The Athletic” rivelano che dall’ambiente Magpies filtra parecchio ottimismo sul buon esito della trattativa per Sandro Tonali tra il Newcastle e il Milan, che per cedere il 23enne centrocampista e capitano incasserebbe circa 70 milioni di euro più bonus.

Tonali diventerebbe così l’acquisto più caro nella storia del club, superando i 68 milioni spesi la scorsa estate per ingaggiare Isak. Ma il mercato dei Magpies potrebbe non fermarsi qui visto che il club potrebbe assicurarsi in prestito via Al Hilal Ruben Neves: il centrocampista portoghese ha già un accordo con i sauditi che verseranno 55 milioni di euro al Wolverhampton.

Poiché però Al Hilal e Newcastle condividono la stessa proprietà – il fondo sovrano Pif – Neves potrebbe restare un’altra stagione in Premier, stavolta agli ordini di Eddie Howe. 

Redazione

Autore Redazione