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Settimana di caldo infernale. Al pronto soccorso arriva il codice ‘calore’

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AGI – La terza settimana di luglio per l’Italia si apre nel segno del caldo africano che continuerà ad arroventare la penisola, da Nord a Sud, e le due isole maggiori. Nelle zone interne della Sardegna sono attesi picchi fino a 47 gradi nella giornata di martedì ma anche Sicilia e Puglia vedranno nei prossimi giorni punti attorno ai 45. 

Si tratta di una vera e propria tempesta di calore, la terza di questa estate rovente per l’Italia: a portarla è l’anticiclone africano e per metà settimana potrebbe sprigionare il massimo della sua potenza, mettendo a rischio il caldo record di 48,8 gradi che fu registrato in Sicilia nell’agosto 2021.

Codice calore nei Pronto Soccorso, attivazione degli ambulatori territoriali 7 giorni su 7 – h12 per accessi relativi agli effetti del caldo, potenziamento del servizio di guardia medica, riattivazione delle USCAR per favorire l’assistenza domiciliare ed evitare l’accesso inappropriato ai Pronto Soccorso, sono le raccomandazioni del ministero della Salute contenute nella circolare diramata alle Regioni per fronteggiare l’emergenza.

Nello specifico, per fronteggiare al meglio gli effetti del caldo sulla salute si invitano le Regioni a valutare la predisposizione di azioni organizzative per rafforzare la risposta ordinaria alle richieste di assistenza sanitaria, in particolare per i soggetti vulnerabili

Nella capitale martedì le temperature potrebbero arrivarre a 43 gradi

A Roma martedì si potrebbe arrivare a temperature tra i 42 e 43 gradi, attorno ai 40 ad Alessandria, Bologna, Ferrara, Mantova e Padova, 37 a Milano. Picchi di caldo si registreranno anche in altri Paesi dell’Europa meridionale, dalla Grecia, alla Spagna, e anche lì Caronte, come è stata ribattezzata questa ondata di caldo, potrebbe portare picchi da record.

Il gran caldo durerà fino a fine luglio, almeno al Sud, ma le temperature potrebbero abbassarsi leggermente al Nord fra giovedì e venerdì e al Centro fra venerdì e sabato, pur restano sopra le medie stagionali. Nonostante un maggio e giugno relativamente freschi e piovosi, il 2023 “si classifica fino ad ora al terzo posto tra i più caldi mai registrati”, ha sottolineato la Coldiretti.

Il ministero della Salute nel suo decalogo anti-caldo invita a evitare di uscire nelle ore più calde, a proteggere le persone più’ fragili, a bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno e mangiare frutta fresca, a indossare abiti chiari e che garantiscano la traspirazione, a indossare cappelli leggeri, occhiali con filtri UV e schermi solari prima di esporsi al sole.

Il caldo rischia di riaccendere l’emergenza incendi, come sta accadendo in Salento: nella giornata di domenica ci sono state più di 500 richieste d’intervento ai vigili del fuoco di Lecce sin dalle prime ore del mattino per una serie di roghi che hanno colpito Martignano, Soleto, Surbo, Leverano, Lecce e Novoli. I vigili del fuoco hanno impiegato oltre nove ore a domare un incendio sulla strada provinciale 362 Lecce-Galatina. 

Caldo record in Cina, superati i 50 gradi nel nord-ovest

La colonnina di mercurio segna oltre cinquanta gradi centigradi in una remota località dell’arido nord-ovest cinese. Il caldo record è stato registrato nel villaggio di Sanbao, prefettura di Turpan, depressione a sud-est del capoluogo regionale di Urumqi, dove sono stati stati registrati 50,4 gradi nella giornata di sabato, secondo quanto riferito dall’Osservatorio Meteorologico dello Xinjiang, citato dall’emittente televisiva statale China Central Television.

Altre indicazioni, citate dai media locali dello Xinjiang e rilanciate dall’agenzia Reuters, parlano di un picco di 52,2 gradi registrato ieri a Turpan, con temperature che rimarranno ancora elevatissime per almeno altri cinque giorni.

Il nuovo picco giunge nel pieno di un’ondata di caldo che da settimane attraversa il nord della Cina: i nuovi valori superano anche il record di 50,3 gradi centigradi, raggiunti nel 2015, nella vicina Ayding, localita’ che si trova 150 metri al di sotto del livello del mare.

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Autore Redazione