ROMA (ITALPRESS) – “Possiamo dire che la vicenda pandemica è ormai alle nostre spalle. Anzi, nel settore spettacolo, intrattenimento e sport c’è uno scatto in più”. E’ soddisfatto e ottimista il presidente SIAE, Salvatore Nastasi, nel presentare i dati di “Spettacolo, intrattenimento e sport – Rapporto SIAE 2022”, giunto alla sua 87esima edizione e che questo anno si è avvalso della collaborazione dell’Associazione Economia per la Cultura e dell’AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo. “Dopo due anni di pandemia questi che presentiamo oggi – aggiunge – sono dati nuovi, diversi, importanti e di crescita sia rispetto alla pandemia che al pre-pandemia. Questo è dovuto al fatto che molti imprenditori del settore hanno deciso durante la pandemia di investire, al contrario di quanto è stato fatto in altri settori”. E’ un’Italia che ha pienamente ripreso ad organizzare eventi e a frequentare cinema, teatri e concerti, mostre, partite di calcio e spettacoli di intrattenimento, quella che emerge dal Rapporto. Il 2022 si è chiuso con oltre 3 milioni di eventi, un incremento complessivo di circa l’80% rispetto all’offerta dell’anno precedente ma ancora con un ritardo del 29% sul 2019, un valore tutto sommato ancora considerevole ma la tendenza di crescita impostata nell’ultimo anno fa ben sperare in un pieno recupero nel 2023. Alcuni settori rilevano addirittura una crescita sul numero di spettacoli rispetto al 2019. In crescita, ad esempio, rispetto al periodo pre-pandemico la partecipazione nei concerti di musica leggera (aumentati dei oltre il 70% sull’ultimo anno pre-pandemico) e jazz, nelle attrazioni viaggianti e nei circhi. Se nel cinema a trionfare è Avatar, per la musica leggera a dominare è Vasco Rossi mentre a teatro è Notre Dame de Paris. Per il settore cinematografico la crisi ha radici più profonde e legate oltre che al costo dei biglietti anche alle numerose opportunità di intrattenimento offerte dalle piattaforme streaming, i dati del 2022 in questo settore risultano comunque in ripresa rispetto al biennio pandemico con 2,25 milioni di proiezioni ( 67% rispetto al 2021) ma rispetto al periodo pre-pandemico è stata ancora inferiore del 30%.
In generale, a livello territoriale, la ripresa appare leggermente più faticosa nelle aree del Centro e Sud Italia, dove si rilevano scostamenti sul 2019 superiori alla media nazionale, anche se di pochi punti percentuali (rispettivamente -32,3% e -31,2%) a fronte di una situazione che appare più rosea nell’area del Nord-est (-25,9%). “C’è una ripresa. In alcuni casi si può prevedere anche un superamento. Abbiamo affrontato bene la pandemia, non ci siamo scoraggiati e abbiamo investito quindi ora ne siamo ripagati”, ha commentato il presidente AGIS, Francesco Giambrone. “Ringrazio SIAE per i dati che ci ha fornito in questi anni per pensare delle strategie future. Stiamo mettendo insieme le nostre finestre sul mondo in un’azione sinergica istituzionale”, ha aggiunto annunciando l’accordo con SIAE con l’obiettivo condiviso di costruire un Osservatorio permanente per la raccolta e la condivisione di dati dello spettacolo culturale italiano.
“E’ molto importante – ha aggiunto – che SIAE e AGIS si mettano insieme nella raccolta di dati che darà risultati importanti e la possibilità di fare delle proposte costruttive al governo per potenziare il sistema e che partano dal presupposto che il mondo dello spettacolo è una grande ricchezza per questo paese, non una spesa ma un investimento e una ricchezza”. “Vogliamo aggiornare una ricerca importante ferma a qualche anno fa sui luoghi della cultura aperti e quelli che restano da riaprire con una serie di proposte congiunte. Attraverso una migliore conoscenza e consapevolezza delle dinamiche dello spettacolo sarà possibile elaborare nuove strategie per la difesa del diritto di autore e per lo sviluppo delle imprese culturali, anche attraverso progetti di valorizzazione dei nostri giovani talenti”, ha spiegato Nastasi.
foto: ufficio stampa Siae
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