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Sinner e gli anti-Sinner, il libro di Valesio e Azzolini

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AGI – “Dietro ad Alcaraz, Sinner è insieme a Kyrgios il talento migliore dell’ultimo decennio. Sa fare tutto, è sottile ma si sta irrobustendo. Avevo una piccola perplessità sul carattere: all’inizio lo vedevo trattenuto, come se tenesse le emozioni imbottigliate. Ma sta imparando a liberarle, e utilizzarle a proprio vantaggio. Vincerà almeno un paio di Grand Slam nella sua carriera, ne sono sicuro”. Parola di John McEnroe, grande estimatore del tennista di San Candido, nuovo numero 4 del mondo.

L’ex campione americano, 7 titoli Slam, è uno dei campioni che negli ultimi tempi hanno parlato di Jannik Sinner in toni entusiastici. La sua previsione sul destino del campione italiano e quella di altri big del circuito sono state collezionate da due giornalisti e scrittori italiani, Piero Valesio e Daniele Azzolini, che in questi giorni hanno mandato in libreria per Absolutely Free Libri ‘Sinner e gli anti-Sinner’, un prezioso pamphlet scritto durante estate quando Sinner era ancora numero 6 della classifica Atp, in previsione di una sua rapida ascesa al trono di Novak Djokovic.

Pronostico puntualmente confermato grazie all’exploit di Pechino, torneo nel quale l’azzurro ha battuto Alcaraz in semifinale e Medvedev in finale, guadagnando la quarta piazza nel ranking internazionale. Sinner ha 22 anni e in questi giorni è in campo a Shanghai, Masters 1000 che potrebbe regalargli altri punti preziosi. Il ragazzo ha dunque tutte le carte in regola per ambire alla prima posizione della classifica e al record di tennista italiano più vincente di sempre?

Valesio e Azzolini – due ‘grandi firme’ del giornalismo sportivo, nel circuito del tennis da una trentina d’anni – provano a rispondere a questa domanda con questo divertente libro pieno di informazioni e curiosità sul campione altoatesino e sui suoi principali avversari (188 pagine, 18 euro). Abbiamo scelto alcuni commenti di grandi ex del passato, attingendo dal capitolo 18. Adriano Panatta: “Abbiamo trovato un nuovo campione che saprà vincere negli Slam e magari fare molto meglio del sottoscritto?

La risposta è sì. Sinner è un campione, di quelli che possono riscrivere la storia del nostro tennis. Un giocatore fra i più completi tra i giovani emergenti, e con grandi possibilità di miglioramento () L’unico difetto è che fa i tweet solo in inglese, e questo non lo capisco davvero Dovrebbe stare molto più vicino ai tifosi azzurri che gli vogliono bene. Il consiglio è semplice: twittare anche in italiano”. Filippo Volandri: “Ha solo 22 anni, è giovanissimo, ha un gran carattere. Le esperienze acquisite lo aiuteranno a gestire tutti i dettagli tecnici ed emozionali che potranno proporgli le sfide future. Presto avremo un Sinner diverso, ancora migliore. Ne sono convinto”.

Goran Ivanisevic: “A mio parere Sinner può vincere qualsiasi Slam. E avrebbe potuto battere anche Djokovic a Wimbledon, non quest’anno, intendo l’anno scorso. Per due set giocò in maniera straordinaria, poi arretrò troppo il raggio d’azione e contro un fuoriclasse come Nole non te lo puoi permettere. Se hai la chance, lo devi finire subito. () A mio avviso Sinner è il solo che possa minacciare lo spagnolo, insieme ovviamente a Djokovic”. Mats Wilander: “Sinner sta crescendo, sta mettendo peso, muscoli e forza. È cambiato anche il suo gioco. Cerca di andare di più a rete, ma al momento certi movimenti non gli vengono ancora per vie naturali, come accade invece per Alcaraz o Rune. Jannik sta mettendo su muscoli, non si può fare un paragone con Alcaraz che già da minorenne aveva un fisico da adulto. Anche Djokovic, Zverev e Murray hanno avuto un percorso simile ai suoi. () Già oggi può vincere ovunque, su tutte le superfici, a livello Slam pero’ le cose cambiano, sono più difficili, gli sforzi richiesti decisamente superiori. Ecco, negli Slam non credo che Sinner possa vincere il Roland Garros come primo Major, ma resterà sempre uno dei favoriti. Non ha paura di niente, lo vedo lavorare duramente in ogni torneo, l’importante è che non stia troppo a leggere i commenti sui social, né quelli positivi né quelli più cattivi. E agli appassionati italiani dico: lasciatelo tranquillo, se si hanno meno aspettative si gioca più liberi e leggeri”.

Diego Nargiso: “Non penso che i problemi di Sinner, per esempio le difficoltà che riscontra nei tornei tre su cinque, derivino da un problema fisico. Jannik ha messo su massa muscolare e la sua palla oggi è decisamente più pesante. Ma un grande torneo è fatto di tante cose e forse ciò che deve imparare Jannik riguarda la gestione delle energie fisiche e nervose. È una dote che si acquisisce giocando tante partite di alto livello. Nei match tre su cinque, deve cominciare a pensare che non si può sempre spingere a tutta, e che nei primi turni il campione si preserva scegliendo i momenti giusti per accelerare. Occorre anche ottenere più punti facili dal servizio e anche accorciare gli scambi con la smorzata o le discese a rete può senz’altro aiutarlo”.

Stefanos Tsitsipas. “Tra Sinner e Alcaraz sta nascendo una bella rivalità che può ricordare proprio quella tra Nadal e Federer. Così, tutti quelli che pensavano che con l’uscita di scena di Roger il livello si sarebbe abbassato sono stati smentiti. Il livello ora è più alto che mai. Sia Sinner sia Alcaraz hanno raggiunto un grande livello, si muovono perfettamente sul campo e fanno sembrare tutto facile. Jannik è migliorato molto, lo vedo più consistente e riesce a essere aggressivo senza prendersi rischi eccessivi. È il motivo per cui riesce a ottenere risultati molto buoni”. 

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