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Strage del Cadore. La Procura: “Gesto non volontario, vittime morte sul colpo”

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AGI – “Si tratta di una persona che non ha una grande capacità di contenimento dell’ira e quindi un autocontrollo e autogestione, un disagio c’è sicuramente e lo dimostra il fatto che è ricoverata“. Lo ha detto il procuratore capo di Belluno, Paolo Luca parlando dell’incidente stradale mortale di giovedì scorso avvenuto a Santo Stefano di Cadore nel Bellunese dove una donna, Angelika Hutter, bavarese che nell’ottobre scorso ha lasciato la sua residenza, ha investito quattro persone di una famiglia di Favaro Veneto uccidendone tre, un bambino di 2 anni, suo papà di 48 e la nonna di 64.

Angelika Hutter dopo essere stata arrestata e rinchiusa nel carcere femminile della Giudecca a Venezia, da domenica sera è ricoverata nel reparto psichiatria dell’ospedale ‘San Giovanni e Paolo’. Il procuratore Luca ha tenuto una conferenza stampa presso la caserma “Tenente Luigi Giarnieri”, sede del Comando provinciale dei carabinieri di Belluno.

Morti sul colpo

“Non sono state eseguite le autopsie sui cadaveri delle vittime ma solo un esame esterno e parla di un investimento ad alto impatto cinetico, l’auto andata ad una velocità molto elevata e le conseguenze dell’urto sono state tali da determinare la morte pressochè istantanea delle due persone” ha proseguito il procuratore capo di Belluno, Paolo Luca.

Escluso il gesto volontario

“L’ipotesi del gesto volontario appare consegnata all’astrazione perché supportata da pochi elementi oggettivi e non ci sono altri indizi che facciano pensare ad un gesto volontario“. Lo ha detto il procuratore capo di Belluno, Paolo Luca in merito all’incidente stradale mortale di giovedì scorso avvenuto a Santo Stefano di Cadore. Una donna di 31 anni originaria della Baviera, Angelika Hutter ha investito quattro persone uccidendone tre. La conducente dell’auto, un’Audi A3 nera, è ora ricoverata nel reparto psichiatria dell’ospedale di Venezia. Il procuratore sta parlando in conferenza stampa dalla caserma del Comando Provinciale dei Carabinieri di Belluno.

La donna non era al cellulare

“Dall’esame della cronologia non evidenza contatti telefonici. La ragazza non stava telefonando, ipotesi distrazione dell’uso del telefono cellulare andrebbe per il momento esclusa. Al momento, ma le indagini possono durare fino ad un anno, vogliamo accertare qualsiasi alternativa”. Lo ha detto il procuratore di Belluno, Paolo Luca in merito all’incidente stradale mortale di giovedì scorso avvenuto a Santo Stefano di Cadore nel quale Angelika Hutter ha investito e ucciso tre persone. Il procuratore sta parlando della caserma del Comando Provinciale dei Carabinieri di Belluno.

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