CAGLIARI (ITALPRESS) – “Certo che mi sono sentita presa in giro, non personalmente ma come rappresentante della Sardegna. Abbiamo un territorio che in questo momento è attaccato e riteniamo opportuno difenderci con ogni strumento. Questo tipo di atteggiamento del governo mina anche alla collaborazione futura”. Così la presidente della Regione, Alessandra Todde, furibonda dopo aver appreso i contenuti della bozza del ministero dell’Ambiente sulle aree idonee per le rinnovabili. “Siamo andati al ministero due settimane fa e abbiamo portato le nostre istanze, che erano semplici e lineari – ha dichiarato la governatrice – Presupposti che non sono corrispondenti alla bozza che noi abbiamo visto ed è chiaro che non essendo stati presi in considerazione andremo al confronto diretto, accelerando il percorso del disegno di legge in Consiglio e utilizzando i nostri parlamentari sardi. Le interlocuzioni con il governo sono in corso nella misura in cui noi ci auspichiamo che il governo capisca il danno rispetto a un rapporto che stava cominciando. Se il governo tornerà sui suoi passi e ci proporrà una bozza che può essere accettabile la prenderemo in considerazione. In questo momento stiamo vedendo che questo tipo di atteggiamento non c’è”. Todde rincara la dose: “Abbiamo ricevuto una relazione dal ministero dell’Ambiente sull’offshore che è a dir poco offensiva e inaccettabile. Sappiamo cos’è la collaborazione ma non vogliamo essere presi in giro. Veniamo da un ritardo di due anni e mezzo rispetto alle aree idonee, quindi la presa in giro di fatto già c’è”.
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