ROMA (ITALPRESS) – “Non servivano motivazioni particolari per venire qui: è un club prestigioso, per tutti quelli che fanno questo lavoro venire alla Lazio è una cosa bella e stimolante”. Igor Tudor parla per la prima volta da nuovo tecnico biancoceleste ai microfoni dei canali ufficiali del club. Per l’allenatore croato una chance da cogliere al volo perchè “la Lazio è una squadra prestigiosa, con giocatori forti, una tifoseria speciale: non si può non accettare di venire qui e far parte di questo club, di questa città”. Ottimo l’impatto: “Ho trovato strutture belle, qui si può lavorare bene, ci sono tutti i presupposti. C’è serietà, un’organizzazione del club semplice come piace a me, è come una famiglia”. Con nove gare di campionato ancora da giocare e la doppia semifinale di Coppa Italia contro la Juventus, per Tudor la Lazio “può dare tanto da qui alla fine. Bisogna mettersi a lavorare con intelligenza, nel modo giusto. Quando si cambia allenatore ci vuole un pò di tempo per adattarsi ma c’è un gruppo sano, di gente che lavora, che si applica. Sta a me cercare di trasmettere al più presto le idee che ho in testa, ma penso che faremo in fretta”. Tudor, che ritrova Casale (“un ragazzo d’oro, un giocatore forte che sarà sicuramente utile”) e Guendouzi (“un vincente, ha la mentalità pazzesca che ci vuole in queste squadre”), allenati in precedenza a Verona e Marsiglia, ha già chiaro che Lazio vuole. “Mi piace lavorare sulla fase offensiva senza rinunciare a quella difensiva – assicura – Ma è tutta la squadra che deve fare entrambe le fasi, non devono mai mancare voglia e spirito di sacrificio. Voglio vedere tutto, transizioni, corsa, qualità di gioco, corsa nello spazio: il calcio moderno va in questa direzione, si attacca con tanti, si cerca di fare gol e non essere noiosi. Poi io sono uno che non si accontenta mai, penso che ci sia sempre da migliorare”.
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