AGI – È di un neonato il cadavere scoperto a bordo della nave ‘Dattilo’ della Guardia Costiera, che ha sbarcato 550 migranti a Reggio Calabria, proveniente da Lampedusa. Secondo quanto appreso, oltre alle questioni giudiziarie, è intervenuta prontamente la Prefettura, guidata da Massimo Mariani, che ha predisposto con effetto immediato l’assistenza particolare nei confronti della madre. La donna, di cui non si conosce ancora la nazionalità, faceva parte di un gruppo di migranti soccorsi in mare e non era stata ricoverata a Lampedusa.
Sono in corso accertamenti per stabilire le cause del decesso. Le forze dell’ordine impegnate nel servizio sono coadiuvate dalla protezione civile, dai volontari del “Coordinamento diocesano sbarchi”, e stanno operando in condizioni difficili a causa delle alte temperature che oggi interessano la città. Come in precedenza, una parte dei 550 sbarcati stamane dalla ‘Dattilo’, sarà ospitata nella palestra della scuola ‘Boccioni’, dove sono state realizzate 210 brande, e al cui interno sono ancora presenti 77 migranti, di cui sessanta minorenni, giunti con gli sbarchi precedenti.