ROMA (ITALPRESS) – Il “Turismo dell’Olio nel Lazio” è il titolo del video presentato oggi in conferenza stampa dall’Assessore all’Agricoltura della Regione Lazio Giancarlo Righini e da Alfredo D’Antimi, Vicepresidente delle Città dell’Olio e Coordinatore regionale delle Città dell’Olio del Lazio.
Proprio in occasione della presentazione del video, realizzato dal Coordinamento regionale delle Città dell’Olio del Lazio con la produzione Almadela, Righini ha annunciato l’approvazione, avvenuta stamattina, della Legge Regionale numero 38 riferita proprio all’Olioturismo per promuovere e valorizzare l’offerta turistica di esperienze legate all’olio EVO. Un’opportunità di rilancio per i territori, le aziende e le comunità che vivono di olivicoltura.
“E’ stata approvata con un voto unanime a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto e della bontà della proposta e dell’iniziativa legislativa. Abbiamo coinvolto tutte le realtà produttive e associative della nostra Regione” ha dichiarato Righini. La legge punta su due temi in particolare “La promozione della nostra filiera agroalimentare. C’è un dato che deve far riflettere: l’80% dei turisti enogastronomici desidera visitare i luoghi di produzione. Questo ci ha fatto comprendere l’importanza della produzione” per questo sono previsti “Incentivi fiscali che premino i ristoranti che nei loro locali abbiano la carta dei vini e degli oli nel Lazio. Già nella prossima Legge di Stabilità avvieremo questo percorso. Stiamo studiando i meccanismi di riduzione dell’Irpef e dell’Irap regionale per chi utilizzerà queste carte”.
Righini ha poi parlando del secondo tema della Legge, la formazione, per la quale sono previste “misure di sostegno alla formazione attraverso enti accreditati, università e organismi che abbiamo compravata esperienza in materia di formazione. Perchè per raccontare il territorio bisogna conoscerlo”. Questo per l’Assessore riguarda tutta la filiera, sopratutto “chi dovrà promuovere commercialmente i nostri prodotti. E’ finita la stagione del turismo fieristico della Regione Lazio. Inizia una fase nuova dove si partecipa alle fiere in maniera qualificata in un’ottica di investimenti che devono avere un ritorno economico. Per troppi anni la partecipazione alle fiere è stata concepita come un momento ludico. La partecipazione sarà selezionata. Andremo alle fiere dove ci sono opportunità commerciali, dove ci sarà la possibilità effettiva di promuovere il nostro marchio, facendo rete”. Questo perchè secondo Righini è necessario rivendicare la necessità di costruire un brand riconosciuto come Made in Lazio all’interno del territorio nazionale, così come avviene all’estero con il Made in Italy.
-foto: xl5/Italpress –
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