AGI – La Lazio rischia di buttarsi via, ma nel finale è Vecino a mandarla in paradiso regalandole un successo nel testa a testa contro l’Atalanta. All’Olimpico finisce 3-2 proprio grazie al lampo dell’uruguaiano all’83’, dopo che la Dea, con Ederson e Kolasinac, era riuscita a rimontare il doppio vantaggio biancoceleste (autogol di De Ketelaere e primo sigillo in A di Castellanos).
La squadra di Sarri, espulso nel finale, sale così a 10 punti in classifica, mentre gli uomini di Gasperini rimediano il terzo ko restando fermi a quota 13. L’avvio dei biancocelesti è da sogno, da incubo invece quello dei nerazzurri: dopo neanche cinque minuti arriva il vantaggio capitolino grazie ad un rocambolesco autogol di De Ketelaere, che se la butta in porta su corner di Luis Alberto; passano un’altra manciata di minuti e il raddoppio laziale porta la firma di Castellanos, che conclude alla grande un’azione corale sfruttando l’assist di Felipe Anderson.
La Dea rischia addirittura di capitolare a cavallo del quarto d’ora quando Musso è costretto agli straordinari su Casale, poi invece è la traversa a tenere a galla i bergamaschi su un tentativo dal limite di Guendouzi. A poco a poco prova a guadagnare metri anche l’Atalanta e al 33′ arriva la fiammata che riapre la sfida: Ruggeri propone un bel cross da sinistra, Ederson è troppo libero di colpire di testa e indirizzare all’angolino dove Provedel non può arrivare.
Nella ripresa gli ospiti continuano a premere sull’acceleratore e al 49′ creano un’altra chance con De Ketelaere, che impegna il portiere in tuffo dopo una bella iniziativa personale, poi sulla respinta Ruggeri è impreciso. Il pari bergamasco arriva al 63′, quando da un cross del neo entrato Koopmeiners arriva il colpo di testa vincente di Kolasinac per il 2-2, proprio qualche minuto dopo il possibile tris laziale di Pedro annullato per fuorigioco.
La squadra di Sarri però non si scoraggia, con orgoglio prova a riversarsi nuovamente in avanti e all’83’ ritrova il vantaggio: Castellanos fa una bella sponda di testa per il taglio in area di Vecino che, lasciato troppo libero di colpire, indovina il destro che vale il definitivo 3-2.